mercoledì 30 maggio 2012

Precari e dintorni

In tutti i ruoli che ho ricoperto e in tutte le vicende che ho vissuto, una questione mi ha assillato e mi assilla.
Io sono un garantito: a meno ventidue anni avevo già un incarico a tempo determinato in un Liceo, incarico che ho lasciato quasi subito) per una borsa di studio all'Università (precario per finta, potevo tornarmene a scuola quando volevo) e a meno di trent'anni ero ricercatore di ruolo; oggi a sessantun anni e fischia ho quasi quarantatré anni di contributi. Non ho mai vissuto il precariato.
La mia formazione culturale mi porta a essere pericolosamente minoritario: infatti mi sento in difficoltà a giustificare a me stesso perché ho uno stipendio più alto di quello di un operaio metalmeccanico; inoltre considero il precariato (in larghissima misura) come il risultato negativo della vittoria incontrastata di un'ideologia settecentesca, utilizzata come clava da parte dei potenti per riaffermare il loro potere (a chi si occupa di urbanistica lo spiega benissimo David Harvey).
Ma queste sono le mie personali fisime. E non avrei dovuto neanche scriverle; diciamo che sono "fuori verbale".
Quello che non è una mia personale fisima è il fatto che nel settore pubblico e nell'Università sono cresciuti in modo abnorme contratti precari, alcuni dei quali servono a a garantire la copertura di posizioni permanenti, ovvero si assumono persone con contratti a termine per svolgere lavori che sono stabilmente necessari (che so: la gestione della didattica di una Facoltà); inoltre nell'Università una fetta consistente della didattica e della ricerca grava sulle spalle di persone con contratti a termine, a volte reiterati per anni: per tacere del "volontariato".
Capisco tutte le ragioni: le norme sempre più restrittive impediscono le assunzioni a tempo indeterminato (tra blocco del turnover tagli del FFO e conseguenti paletti alla spesa), un servizio dobbiamo assicurarlo, un po' di apprendistato non fa male a nessuno, se c'erano fondi per il Master and Back perché non usarli (in fondo per le ragazze e i ragazzi era meglio così che non averli), anche se prospettive non ci potevano essere per tutti o per la maggioranza di loro: capisco tutto e spesso mi adeguo; ma un rovello ce l'ho.
Sto facendo la cosa giusta?
Siamo sicuri che non c'è alternativa?
Non sarebbe meglio conoscere la dimensione del fenomeno, per cercare se non soluzioni, ammortizzatori? Siamo sicuri di non discriminare pesantemente le donne?
Dobbiamo proprio accettare il pensiero dominante?
Tante forze intellettuali non possono mettersi in campo per affrontare la questione?

So distinguere tra forme diverse di precariato e persino riconoscere (in alcuni contesti) il valore della flessibilità; so anche pensare che possano esistere forme di lavoro che non sono legate al posto fisso (ma ai contributi fissi, alla possibilità di metter al mondo un figlio, al diritto ad avere una casa e un "reddito di cittadinanza", a questo non si può rinunciare).
Ma credo che un'istituzione come l'Università debba programmaticamente porsi il problema.
Giovedì 14 Giugno alle ore 17.00 nella nostra sede dell'Asilo Sella incontrerò i precari di AAA; precari di tutti i tipi, personale tecnico amministrativo, dottorandi, assegnisti, contrattisti M&B, collaboratori alla didattica (i tutores), altri collaboratori; non so cosa potremmo dirci, ma qualcosa ci diremo.
Chi vuol venire, in particolare i Sindacati, è benvenuto.
   

Il terremoto in Emilia-Romagna

Il terremoto in Emilia- Romagna è una vera catastrofe e richiede la nostra solidarietà; invito tutte le studentesse e tutti gli studenti, i colleghi, i collaboratori a fare quel che possono per sostenere le popolazioni colpite.


Ho scritto una breve lettera ai colleghi Presidi di Architettura di Cesena, Parma e Ferrara.


Cari colleghi,

a nome mio personale e di tutto il Dipartimento, voglio esprimervi la solidarietà per le gravi conseguenze del terremoto nella vostra Regione; al dolore per le perdite umane si aggiunge la preoccupazione per il patrimonio abitativo e storico-culturale gravemente colpito.

Non credo che in questa fase si possa fare molto di più che partecipare come singoli alle iniziative di solidarietà promosse da molti Enti e Associazioni, ma se dovessero esserci, ora o in futuro, azioni che possiamo intraprendere o cui possiamo partecipare, sappiate che potete contare su di noi.

A tutti i vostri studenti, docenti e collaboratori la nostra solidarietà e il nostro affetto.

Arnaldo Cecchini 



sabato 19 maggio 2012

UN TEMPESTIVO ALLARME

La fisicità appartiene a quella sfera che ha molto di oggettivo.
L'allarme che voglio lanciare, di cui ho informato i vertici dell'Ateneo informalmente, informazione che lunedì formalizzerò con una lettera ufficiale, riguarda gli spazi.
Per molte ragioni, in sostanza legate a problemi di manutenzione, gli spazi per la didattica sono ormai ridotti all'Asilo Sella, la cui capienza ragionevole è di al massimo cinque classi (se non si invadono, come non si dovrebbe fare e non si potrebbe fare i corridoi); in questo quadrimestre, avendo tre classi su nove in Erasmus o in fine carriera, ci siamo - impropriamente - stretti (senza spazi per le revisioni delle Tesi o per altre attività), ma non sappiamo dove ospitare le attività di un seminario internazionale Erasmus-IP, non potremo ospitare gli esami di Stato e un convegno di Settembre ci mette in ginocchio.
Tutto questo senza contare che non siamo stati in grado di fare una postazione di lavoro decente ai nostri docenti e collaboratori stabili.
A Ottobre partono nove classi e tre master e non ci stiamo [BTW lo spazio previsto per il Liceo Artistico (che sarebbe insufficiente in ogni caso) non ha completato (in più di tre mesi!) l'iter per l'autorizzazione]; infatti i lavori per la sede nuova non sono ripresi e non penso che potremo entrarci entro il 2012.
Pregherei i colleghi e gli studenti di considerare che questa è una difficoltà seria che non so come possa essere risolta (spalmare l'orario su quattordici ore 8-22 invece che su dieci 9-19? Su sette giorni alla settimana invece che su quattro, quattro e mezzo? andare a Sassari - dove? - con un paio di classi?), ma che dobbiamo affrontare ora: la prossima Giunta di fine Maggio la dedicheremo a questa questione.
Pregherei i colleghi e gli studenti di non dormire sogni tranquilli.
 

giovedì 17 maggio 2012

Due comunicazioni

Due comunicazioni: la prima importante.
Da pochi giorni funziona il nostro ciclotrofio: il collega Vinicio Bonometto organizza nel cortile dell'ex-orfanotrofio una postazione di riparazione, recupero, ricostruzione di biciclette; le nostre rastrelliere dell'Asilo sono spesso piene, e anche questa è una buona notizia; contattate Vinicio per trasformare AAA in un comunità che usa la forza del pensiero e quella dei muscoli.
La seconda è che sono stati ufficialmente insediati i nuovi componenti del Consiglio di Dipartimento, sono due studenti Antonio Columbano e Riccardo Onnis, cinque studentesse  Valentina Cotzia,  Erika Loria,  Silvia Pittalis,   Laura Pomesano, Nora Sanna e una dottoranda Miriam Mastinu; Silvia è stata anche eletta nel Consiglio degli studenti e Nora è stata designata nello stesso Consiglio come delegata di Architettura.
Ho incontrato stamane tutte loro e tutti loro (in realtà tre sono in Erasmus, quindi ne ho incontrati solo cinque).
Ho comunicato loro la mia decisione di rimettere il mio mandato perché il collegio elettorale che mi ha votato (all'unanimità) era incompleto; hanno apprezzato la mia scelta, ma mi hanno pregato di dare effetto a questa decisione a settembre, per consentire di gestire in modo ordinario gli adempimenti necessari all'avvio dell'anno accademico e per aspettare il ritorno dei loro colleghi in Erasmus. Dato che il Consiglio di Dipartimento di Settembre è fissato per il 26 e la didattica comincerà il primo ottobre, darò le mie dimissioni il giorno 27 settembre.    

sabato 12 maggio 2012

QUALCHE BUONA NOTIZIA

Direi soprattutto due.

La prima riguarda la partecipazione degli studenti alle elezioni di mercoledì; non ci sono ancora i dati ufficiali (e nemmeno so quelli ufficiosi), ma il fatto che il 50% degli aventi diritto abbiano votato nel nostro Dipartimento è un risultato molto importante e significativo: è una percentuale molto alta, specie se consideriamo che parecchie decine di studenti aventi diritto al voto sono fuori Italia per i tirocini e gli Erasmus. Si tratta di risultati inconsueti, ancor più significativo se si considera che il mercoledì è solitamente il nostro "giorno libero" dalla didattica; penso che possiamo stimare che in condizioni "normali" ci saremmo avvicinati ai due terzi dei votanti.
Io non sono un fanatico delle rappresentanze "per corpi", ma se ci sono - e ci sono buone ragioni perché ci siano, un'elevata partecipazione è un segnale importante; del resto lo Statuto ha voluto una rappresentanza consistente degli studenti nei Consigli (da noi sono 8 su 48) e questo è davvero una cosa molto buona.
Incontrerò gli eletti nei prossimi giorni (li inviteremo comunque al prossimo CdD anche se non ci fosse la proclamazione ufficiale) e spiegherò loro le ragioni per cui sento il dovere morale di rimettere un mandato che è stato espresso da un Consiglio "imperfetto": decideremo insieme la tempistica per garantire nel modo migliore l'avvio dell'anno accademico, ma comunque le dimissioni ci saranno prima della fine dell'estate.

La seconda riguarda il grande vento cui molte decine di ragazze e ragazzi di AAA hanno dato vita il giorno dieci, una giornata autogestita di "invenzione" di spazi e oggetti (l'hanno battezzata la giornata del colore) che ha trasformato per un pomeriggio e una sera l'Asilo Sella in un grande cantiere, vivace e intelligente; l'idea era di utilizzare materiali di scarto e di riusare tutto quel che si poteva (qualche cosa la vedete qui); i risultati sono a volte brillanti a volte discutibili, ma il lavoro e la capacità di pensare e progettare sono stati sempre ottimi; cercheremo con un apposito concorso di scegliere le soluzioni più efficaci per renderle utilizzabili.
Il collega Emilio Turco è stato il nostro referente verso gli organizzatori e voglio ringraziarlo.
Ma soprattutto voglio ringraziare le nostre studentesse e i nostri studenti per la grande prova che hanno dato in queste due occasioni; grazie di cuore.

Vi è poi un'altra notizia positiva: finalmente l'iter per avere la disponibilità di alcuni spazi al Liceo Artistico si è concluso e dovremmo poterli utilizzare a breve.

Rimangono le difficoltà strutturali (ad esempio non c'è stata la ripresa dei lavori alla nuova sede sui bastioni e siamo in una situazione drammatica per le risorse finanziarie), ma segnalare le buone notizie fa piacere.
  

lunedì 7 maggio 2012

Eppur si muove!

Ci sono cose che vanno lentissime: oltre tre mesi per chiudere un accordo con la Provincia per poter utilizzare, con il pieno consenso e immediato del Dirigente scolastico della aule al Liceo artistico (e non si vede la fine), ad esempio (ma ce ne sono altre).
Altre che vanno più veloci, persino molto veloci. Eravamo partiti con quattro persone nello staff, ora siamo a otto e mezzo (equivalenti), e in più abbiamo un eccellente servizio di vigilanza all'Asilo (lo farò di persona ancora una volta, ma voglio cogliere l'occasione per ringraziare i due incaricati che si alternano all'Asilo: sono professionali, gentili e collaborativi: fanno molto di più del loro dovere, che fanno benissimo).
Non siamo ancora  a posto, ma è un grande passo in avanti, di cui ringrazio, oltre che il Magnifico Rettore, la disponibilità e l'amicizia del Direttore generale, dott. Guidi Croci, che è stato solerte e creativo e generoso.
Ora abbiamo un nuovo direttore amministrativo (anche se a mezzo tempo: viene l'intero martedì e giovedì), una collaboratrice amministrativa che viene nelle stesse date, una tecnica informatica, che ha appena preso servizio a tempo pieno, un'altra collaboratrice (a mezzo tempo) per i Master e le attività non curriculari.
A tutte le nuove colleghe e al nuovo collega un caloroso benvenuto.
Abbiamo perso Franca, e ci dispiace, ma è stata sostituita da una persona esperta e competente e continuerà con la consueta generosità a darci una mano.
Nel frattempo avevano preso servizio, come sapete, i colleghi Camboni e Marongiu.
Nomi, recapiti, funzioni, orari li comunicheremo nei prossimi giorni, dopo una riunione organizzativa.
Intanto possiamo un po' respirare.
Vi darò informazione tempestive anche sui tempi di smaltimento delle pratiche in sospeso e sui miglioramenti che potremo rapidamente fare per pagamenti e acquisti.
    

domenica 6 maggio 2012

5 Maggio

Abbiamo iniziato, ieri 5 maggio,  le celebrazioni del decennale di Architettura ad Alghero con una giornata di riflessione e discussione.
Molte le cose positive. In primo luogo gli impegni presi dal Rettore e dai candidati alla carica di Sindaco per quanto riguarda le necessità vitali della Facoltà/Dipartimento.
Si tratta delle risorse umane, dei posti per ricercatori e docenti, della disponibilità delle sedi per la didattica, la ricerca e gli uffici, dell'impegno per ottenere i finanziamenti che ci spettano come sede "gemmata", del sostegno all'iniziativa per "riaprire" Design, della collaborazione fra Comune, Università e scuola per rafforzare il sistema educativo pubblico e riqualificare gli spazi dell'educazione della cultura ad Alghero.

Impegni che a nessuno sono sembrati puramente "elettorali", ma che mostrano, oltre all'interesse dell'Ateneo perché AAA possa vivere e mantenere un alto livello di qualità, la convinzione di tutti i candidati dell'importanza della nostra presenza e del ruolo che possiamo avere dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale nella nostra città.
Un Direttore di Dipartimento è un cittadino, come tutti, vota e partecipa al dibattito politico.
Più o meno tutti sanno come voterò, ma tutte le persone ragionevoli sanno che - chiunque vinca - la collaborazione don il Sindaco eletto sarà non solo doverosa, ma fattiva.
Ho riscontrato in tutti i candidati, Stefano Lubrano, Francesco Marinaro, Maria Grazia Salaris, un'attenzione e un'apertura incoraggianti e sincere. Li ringrazio.

Non era presente (non avendo ancora terminato la raccolta delle firme) la possibile candidata di Cinquestelle, Giorgia Di Stefano, che - in ogni caso - incontreremo come Giunta nei prossimi giorni.  

Abbiamo invitato all'incontro i consiglieri regionali del territorio e gli ex-consiglieri comunali, la provincia e i comuni con cui abbiamo rapporti di collaborazione (che sono numerosi).
A tutti coloro che sono intervenuti rinnovo il nostro ringraziamento.
Un grazie particolare lo debbo, per la disponibilità e la benevolenza, al vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, monsignor Morfino.
Anche alle molte cittadine e ai molti cittadini che sono intervenuti va il mio ringraziamento, oltre che ai membri del Senato Accademico.

Il dibattito tra i candidati Sindaco è stato utile e sereno, anche quando le domande sono state tutt'altro che compiacenti.
Abbiamo scelto di dare la parola, oltre che a cittadini di Alghero, a nostri studenti in visita, a dottorandi, assegnisti e ricercatori; questo ha comportato che molti nostri prestigiosi colleghi non hanno avuto parola: è stata una scelta, come tutte le scelte ha "tagliato" qualcosa; ma - come è detto - è la nostra prima iniziativa per il decennale, ce ne saranno altre e tutti i nostri docenti, presenti e passati, avranno l'opportunità di esserci.

Il piccolo gruppo di collaboratori, guidato dal nostro responsabile per le attività culturali Professor Fabio Bacchini, che ha organizzato l'evento è stato bravissimo: abbiamo speso pochissimo e abbiamo fatto molte cose in casa; per qualche incertezza nelle indicazioni da parte mia e per la situazione difficile con il personale che stiamo vivendo, abbiamo commesso degli errori: ci dispiace e ce ne scusiamo.

Per concludere, poiché non ci può essere un mio post solo ottimista, parlo dei limiti di questa esperienza: la partecipazione della nostra comunità, soprattutto degli studenti, non è stata esattamente entusiasmante: è un problema.
Grazie.  

martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio

Credo che la festa del primo maggio ci riguardi molto più di quel che pensiamo.
Non solo perché la festa del lavoro in un repubblica fondata sul lavoro è una festa importante.
Ma perché tra i molti problemi che abbiamo ce ne sono un paio che con i grandi temi di questa festa nell'anno 2012 hanno molto a che fare.
Il primo, cui dovremo dedicare molta attenzione (e cercherò di farlo, anche se - come è probabile - tra un mese  dovrò cambiar nome a questo blog), è quello della "occupabilità" dei nostri laureati: come ho già avuto modo di dire, essi sono mediamente parecchio bravi e apprezzati, ma la situazione del mercato del lavoro e dell'economia in Sardegna ha sempre rappresentato un problema per un loro inserimento nel lavoro nella nostra terra (sino a un anno fa molto migliori erano le condizioni fuori dall'isola); eppure di bravi architetti e urbanisti la nostra regione avrebbe bisogno; ecco, AAA dovrà dedicare energie ed ingegno a trovare le modalità per aiutare i nostri laureati a trovare e a costruire opportunità di lavoro.
Il secondo, e c'è qualche legame con il primo, è quello della situazione dei nostri molti "precari" (nel nostro Dipartimento e nella nostra Università sono davvero molti); è una questione rilevante anche dal punto di vista etico, specie in un momento in cui stanno per scadere contratti e assegni di molti "back";  come ho già avuto modo di dire le fattispecie del lavoro "precario" nell'università sono molte e diverse, e quindi hanno bisogno di diverse azioni e strategie per essere affrontate; ma tutto si può fare tranne non porsi il problema; se riesco, prima delle mie dimissioni di fine maggio, vorrei discutere di questo con i nostri precari, magari proponendoci di proporre all'Ateneo una riflessione organizzate e una conferenza in autunno.
Intanto buon primo maggio a tutte e a tutti; Viva la festa del lavoro!