domenica 25 novembre 2012

Fermiamo anche questo ...

Ho scelto da parecchi giorni la strada del silenzio stampa. mi sono limitato a descrivere con gli ultimi post le cose che facciamo ad AAA.
Ma più di uno mi dice che ancora non va bene, che anche parlare delle cose che facciamo può considerarsi una provocazione o un disturbo.
Bene.
Faccio un primo passo indietro. Per la serie, uno per volta.
Mi consentite un paragone?
Schettino non mi piace, ma non so quanto della colpa sia sua e quanto della Costa Crociere (tenderei a non fidarmi della Costa Crociere).
Tuttavia indipendentemente da quel che dicono o fanno gli armatori, nel mio caso quando lascerò la nave, tutte le scialuppe saranno calate in acqua e messe in sicurezza; e solo dopo scenderò anche io.
Ma poi qualche parola su quel che è successo dovrò dirla. Per capire se ci sono o no responsabilità per cui una bellissima nave ha dovuto finire la sua navigazione.
Ovviamente chi vuole pormi domande, privatamente può farlo, sicuro di avere risposta; ponete anche le  domande più scomode scrivendomi al: all'indirizzo abcecchini@gmail.com. Risponderò a tutti senza reticenze.
A risentirci (forse).




giovedì 22 novembre 2012

Dono, baratto, redistribuzione e mercato

Sarà un evento importante quello ad Alghero di sabato 24 a Piazza dei mercati, si chiamerà Este Baratto all'interno della settimana del baratto.
AAA è lieta di aver dato il suo contributo.
Io ho sempre pensato che la scuola e l'università non appartengano alla sfera del mercato, così come so che economia e mercato non coincidono e che nello scambio economico vi sono oltre al mercato la reciprocità (di cui il baratto è una modalità) e la redistribuzione; al di fuori della sfera economica c'è il dono che è un gesto eversivo che nasce dalla libertà.
Penso che l'educazione appartenga sia alla sfera del dono sia a quella della reciprocità: sabato porterò una pacchetto di dieci conferenze da utilizzare nel 2013 da barattare.

Ma noi di AAA siamo appassionati della reciprocità: non solo abbiamo da molti anni una banca del tempo (vedi qui) che da un po' funziona un po' troppo male e che vorrei avere il tempo di rilanciare. Ma.come ho detto in un precedente post, abbiamo un ciclotrofio, inventato dal nostro amico e collega Vinicio Bonometto; ricordare il ciclotrofio mi fa ricordare che abbiamo commesso un piccolo errore quando abbiamo presentato il quadro degli spazi occupati da AAA: all'orfanotrofio abbiamo in più i circa 10 metri quadri occupati dal ciclotrofio (Vinicio, ci dai i numeri precisi. per favore?).
Ho scritto spazi occupati da AAA, perché di spazi prestigiosi occupati da Uniss ce ne è un altro, mai citato: chi non sa qual è, può chiederlo.

Un'ultima cosa; nel Gennaio del 2010 Daniela Ducato ha tenuto da noi una bella lezione dal titolo "dall'economia della relazione all'economia della produzione": qui trovate il video; in questi giorni stiamo finendo di confezionare un dono per tutti; circa 2.000 "oggetti video" di grande interesse (lezioni, conferenze, seminari, workshop, presentazioni multimediali, ...) che libereremo dalla necessità di una password e che chiunque potrà vedere e scaricare. Intanto qui trovate parecchia roba.

Buon baratto!
      

mercoledì 21 novembre 2012

Tutta mia la città

Mentre il tempo scorre inesorabile e ogni giorno che passa rende sempre più arduo affrontare e risolvere i problemi del futuro di AAA, ogni tanto c'è qualche buona notizia.

Quella di cui vorrei parlare oggi è il via libera del Senato accademico alla nascita di uno spin-off sostenuto dall'Università di Sassari, un'impresa  che nasce da un'esperienza pluriennale di ricerca e di azione sulla città dei diritti del nostro Dipartimento.
Cos'è uno spin-off lo dice il regolamento dell'Università di Sassari:

Spin off dell'Università degli Studi di Sassari
L'Università di Sassari favorisce la costituzione di società per azioni i società a responsabilità limitata aventi come scopo l'utilizzazione imprenditoriale in contesti innovativi, dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e/o servizi al fine di:
  •  incentivare le forme di auto impiego
  •  sviluppare nuove forme di occupazione nei settori ad alto contenuto tecnologico
  •  incentivare l'applicazione della ricerca
  •  impedire la fuga dei neo laureati più brillanti
  •  incentivare il trasferimento tecnologico verso l'esterno

Vengono definiti "spin off dell'Università degli Studi di Sassari" le società per azioni o a responsabilità limitata alle quali l'Ateneo partecipa direttamente in qualità di socio. Soltanto le società alle quali partecipa l'Ateneo possono valersi del titolo "spin off dell'Università degli Studi di Sassari" e possono utilizzare il logo dell'Ateneo.
Vengono altresì definiti "spin off sostenuti dall'Università degli Studi di Sassari", le società per azioni o a responsabilità limitata nelle quali l'Ateneo non ha una quota di partecipazione.

Secondo me l'idea delle ragazze di Tamalacà (si chiama così la società, un acronimo che sta per "tutta mia la città" dalla mitica canzone dell'Equipe 84) è una bella idea e sono certo che avrà successo. Si tratta della prima proposta di società dei nostri giovani per mettere a frutto anni di ricerche, di interventi e di collaborazioni: in pista ce ne sono diverse altre (ve ne parlerò); a tutte sono molto affezionato, ma mi fa piacere che la prima arrivata sia questa, che nasce nel mio laboratorio e che è fatta da quattro giovani donne. Se riterranno Elisa, Francesca, Paola e Valentina ci diranno qualcosa di più di quel che fanno e renderanno pubblico il sito, molto bello, che stanno preparando ormai da molto (troppo?) tempo.
Ecco cosa mi sarebbe piaciuto fare nel mio mandato, lavorare concretamente per favorire l'occupazione dei nostri laureati e dei nostri collaboratori con idee di impiego e di imprese innovative e socialmente responsabili ovvero sostenibili anche per il terzo aspetto di questo abusato concetto di sostenibilità, quello spesso dimenticato che forse è prodromico rispetto agli altri due (ambiente ed economia), quello sociale, cui come AAA siamo, ovviamente, molto "attaccati".
E lavorare a ridurre la precarietà si chi lavora per noi, un piaga sempre più dolorosa delle Università.
Mi sarebbe piaciuto aver tempo da dedicare a queste cose. Ed è la cosa che rimpiango di più.

  

sabato 17 novembre 2012

Facciamolo strano

Noi ci proviamo.
Chi mi conosce sa che io non ho mai amato la deriva, molto ideologica e molto provinciale, che propone come soluzione ai molti problemi dell'università un pericoloso mix di aziendalismo e controllo dall'alto.
Sa anche che - anche per ragioni di formazione - sono molto convinto che  valutare sia importante e utileso poi che valutare è difficile e non coincide con il misurare.
Sa anche che l'attività di un docente (lo dice la parola stessa) non è solo quelle di fare ricerca (ma fare ricerca è essenziale), ma anche quello di fare didattica, ma anche quello di contribuire, nei suoi tempi e nei suoi modi, allo sviluppo del territorio e del Paese.
Fatemelo dire meglio; l'università non è il CNR o un reparto R&S di un'azienda, deve dare spazio alla ricerca applicata tanto quanto a quella di base e a quella disinteressata, deve riportare i risultati della ricerca nel suo insegnamento, dal suo insegnamento deve ricevere spunti e indicazioni per i suoi temi di ricerca: ecco perché l'idea di avere un pugno di università di eccellenza in cui si fa ricerca avanzata e molte università (in che regioni d'Italia saranno?) che si limitano a fare didattica (le cosiddette teaching universities) è - a mio avviso - oltre che inefficiente e antistorica, anche eticamente e culturalmente sbagliata. Penso anche che le università, dovunque, ma soprattutto nelle situazioni economicamente e socialmente più difficili, abbiano il dovere di aprirsi al mondo, di costruire un ambiente non provinciale e anche (non "ma anche", ma "e anche") di essere uno degli attori dello sviluppo del territorio in cui vivono, da cui ricevono e cui danno linfa e sostegno.
Come Dipartimento cerchiamo di prendere sul serio queste cose: abbiamo già fissato due appuntamenti, il 23 Novembre una giornata sulla ricerca e il 14 Dicembre una giornata sulla didattica; programmeremo per l'inizio dell'anno una giornata in cui presenteremo le molte convenzioni e le molte attività che abbiamo svolte e stiamo svolgendo con enti locali e agenzie educative e associazioni; se troveremo le risorse, prima dell'estate, faremo un incontro con i nostri numerosissimi partner continentali (europei e di altri continenti).
Per informazioni sulla giornata della ricerca, visitate il nostro sito.




giovedì 15 novembre 2012

Con il tailleur pantalone

Da oggi solo notizie culturali e didattiche.
Comunico, ma ci tornerò, che la mattina del 5 Dicembre a Sassari ci sarà la consegna della Laurea honoris causa all'architetto portoghese Gonçalo Byrne.

Vorrei anche segnalare che ieri abbiamo firmato un accordo quadro con il Comune di Villanova Monteleone, accordo approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale e dal Consiglio di Dipartimento. Un bell'accordo a mio avviso. 

Mi è gradito ribadire che sulle note questioni, ho assunto l'impegno di non intervenire sino alla sera del 5 Dicembre. Il che vuol dire ovviamente che non ho commenti da fare su nulla. 





mercoledì 14 novembre 2012

Quel che si deve fare, sarà fatto

Come tutti sanno i giornali decidono i titoli dei loro articoli, anche quando riportano opinioni o presentano interviste. Come tutti sanno i "virgolettati" spesso riassumono in modo molto sintetico un pensiero articolato in una conversazione con un giornalista. Poco male, "è la stampa bellezza"; basta saperlo.
Per questo io - quando posso - preferisco fare dichiarazioni scritte (che come è giusto i giornalisti poi riassumono o confezionano: non sono dei passacarte). Per principio non faccio mai precisazioni o rettifiche; quando posso, come in questo caso, rendo pubbliche le dichiarazioni scritte; queste sono quelle fatte a  Nuova Sardegna e Catalan TV.
In tutta questa vicenda non ho fatto comunicati stampa, ho solo concesso interviste e risposto alle domande dei media che me le hanno poste. Ovviamente nessuno vieta che i giornalisti leggano questo blog.
Ho comunicato in Consiglio che - sino alla prossima riunione ordinaria del 5 Dicembre - avrei scelto il silenzio stampa e che quindi il post di stasera sarebbe stato l'ultimo sulle note vicende di AAA (se ce ne saranno, sarà per comunicare iniziative o eventi culturali o didattici; spero numerosi).

Oggi il Consiglio ha deciso di affrontare con una Commissione le definizione degli interventi possibili e delle linee-guida per l'inverno: entro lunedì saranno rese note; sarà assoluto il divieto di usare fonti di riscaldamento non sicure o nocive e di svolgere attività al freddo; studieremo - se esistono - tutte le alternative possibili.
Il Consiglio ha anche deciso di rinnovare la richiesta a Comune e Ateneo per la costituzione di un gruppo di lavoro che urgentemente definisca le questioni relative alla gestione degli immobili attualmente disponibili, anche con soluzioni provvisorie, nominando i suoi due componenti (i colleghi Minchilli e Turco).
Su mia richiesta, il Consiglio ha deciso di rinviare la sospensione dell'attività didattica e degli uffici, proposta unanimemente dalla Giunta, in attesa di verificare se ci sono passi in avanti concreti.
Il Direttore ha anche espresso la sua profonda amarezza per attacchi che egli ritiene ingiusti e immotivati e comunicherà al Consiglio ordinario del 5 Dicembre le decisioni che intende prendere per rimuovere gli ostacoli che possono impedire di garantire un degno futuro ad AAA.

In molti commenti leggo una saggia equidistanza, che mi ricorda un po' le giustificazioni che vengono date per alcune molestie di tipo sessuale: "aveva una minigonna molto corta"; in questo caso è ancora peggio, la "molestia" è avvenuta, perché "aveva sì una gonna lunga, ma avrebbe avuto l'intenzione di mettere una minigonna". Se possibile, risparmiatevi l'equidistanza.

Infine una foto che sarà la notizia del post di domani; la firma dell'accordo-quadro a Villanova Monteleone. Non male, un possibile AAV, nevvero?



P.S. Mi ero dimenticato: aggiungo il riepilogo degli spazi attualmente assegnati al DADU e - in qualche modo - usabili. Mancano i locali affittati al Liceo Artistico. 

martedì 13 novembre 2012

Dichiarazioni da meditare

Oggi sono uscite alcune dichiarazioni.
Due, un po' diverse, del Sindaco, dott. Stefano Lubrano: hanno dei punti di coincidenza, ma delle differenze.
Pur essendo estremamente contundenti nei miei confroni, non le commento, ma le riporto.
La prima è una sorta di intervista alla Nuova Sardegna, l'altro un vero e proprio comunicato.
Penso che sia utile che siano lette e e meditate. 
L'altra è una mia intervista al giornale on-line Il quotidiano di Alghero, rilasciata alcuni giorni fa.
Penso che sia utile che sia letta e meditata.
Vivo con estrema tristezza questa situazione e sono ovviamente disponibile a fare tutti i passi indietro necessari. 

domenica 11 novembre 2012

Otto voci

Su uno dei giornali online di Alghero è uscito un interessante dibattito.
Sarebbe inopportuno da parte mia - che sono uno degli intervenuti - commentare le opinioni e le affermazioni degli altri autorevoli interlocutori.
Ci sarà tempo e ci saranno sedi e occasioni per discutere, anche con attori che non hanno partecipato a questa discussione.
Voglio solo ricordare che la mia elezione e la ratifica della mia nomina sono della fine di Gennaio del 2012, che da allora tengo questo blog in cui le questioni che pongo nel mio intervento e che ho sollevato in queste ultime settimane sono esattamente quelle che ho sempre posto. In realtà erano alla base del mio "programma". In realtà le ho sempre sollevate anche prima. Ma questo blog ha il pregio di avere un archivio.
Posso dire che ho molto apprezzato il tono di tutti gli interventi?
Posso dire che la mia preoccupazione non è diminuita?

l

Rinvio

La Presidente della Commissione consiliare ci comunica il rinvio della seduta prevista per lunedì. Ecco la sua cortese lettera:

Gentile Prof. Cecchini, gentile delegazione del Dipartimento di
Architettura,
In merito all'incontro programmato per lunedì 12 novembre tra Voi e  la IV Commissione Consiliare, Vi devo informare che purtroppo alcuni componenti della commissione non potranno essere presenti per sopraggiunti impegni.
L'incontro tra di noi ha grande importanza per me e per l'intera Commissione ed è importante che esso
L
possa svolgersi in una dimensione ottimale sotto il profilo dell'attenzione e del coinvolgimento di ogni singolo componente.
Per questo motivo Vi chiedo la disponibilità a rimandare l'incontro alla prossima settimana. Potremmo fare per martedì 20 o mercoledì 21 al massimo.
Nel rinnovarVi la mia stima e la mia vicinanza, Vi porgo i miei più distinti saluti.

Natacha Lampis
Presidente della Commissione
Cultura Istruzione Politiche Sociali


Ho risposto così:

Cara Presidente,
restiamo a disposizione; quando a voi va bene, a noi va bene.
So che ha presente la gravità e l'urgenza dei nostri problemi; so anche che ha presente che avremmo grandi prospettive.
Stiamo esaminando tutte le possibili alternative per facilitare una soluzione o per trovare altre destinazioni.
Ovviamente - come ho avuto modo di ribadire - se qualcuno di noi, a partire da me, fosse d'ostacolo alla possibilità di trovare una soluzione positiva nell'interesse della Città e del Dipartimento, non esiteremo a rimuovere questo ostacolo. Aguzzeremo la vista e le orecchie per cogliere eventuali segnali in questa direzione.
A nome di tutta la nostra piccola comunità, la ringrazio per l'attenzione e per la stima e per la vicinanza, che ci sono preziosi e che apprezziamo moltissimo.
Cari saluti.

giovedì 8 novembre 2012

Precisazioni

Doverose precisazioni, non so quanto utili.

1. Molte persone, anche colleghi e amici sono perplessi per il fatto che - assumendone la piena responsabilità e cercando di argomentare e senza accusare nessuno - io tengo questo blog, raccontando fatti ed esprimendo opinioni. Me lo dicono e io non capisco.
2. A volte ci si rimprovera: ma perché parlate adesso? Cosa posso rispondere? Che ho sempre parlato, anche se avevo ruoli diversi? Vero è che lo stile di interlocuzione del mio predecessore, molto più importante di me, era diverso. Sicuramente migliore, ma io non sono lui: di mio lo avrei confermato per altri dieci anni.
3. La mia carica è elettiva. Sono stato votato all'unanimità dalle componenti presenti in Consiglio nel gennaio scorso; gli studenti non erano ancora presenti; ho detto che mi sarei dimesso per questa assenza che rendeva il Consiglio imperfetto, ma tutti gli studenti eletti mi hanno chiesto di restare con una lettera, che era anche un voto unanime. So che per alcuni interlocutori sarebbe meglio se non fosse io il Direttore di AAA e magari hanno ragione, ma non posso tener conto (anche) del fatto che debbo rispondere ai miei elettori.
4. Ovviamente alcuni problemi che noi abbiamo non dipendono da altri che da noi; faccio un esempio: i grandi ritardi nell'acquisto di alcuni beni di consumo è stato dovuto a problemi amministrativi (parliamo ad esempio di carta igienica); in ogni caso ci sono spese che sono a carico del Dipartimento e che abbiamo sempre affrontato per quanto ci competeva.
5. Altri problemi  non dipendono da noi; il riscaldamento e le infiltrazioni sono tra questi. Perché? Perché si tratta di interventi di manutenzione straordinaria; allo stato c'è una "vacanza" nei "titoli" con cui l'Università occupa i due edifici dell'Asilo e del Pou: questa vacanza impedisce a tutti di intervenire, almeno in modo consistente; per questo mi sono permesso e mi permetto di insistere sull'urgenza di una soluzione per l'assegnazione degli spazi, almeno provvisoria; insistere sia con la gestione commissariale sia con la nuova Giunta. Senza riscaldamento non possiamo stare aperti, anche avendo accettato ancora una volta di stare in spazi impropri e inadeguati. Io non posso autorizzare che si lavori al freddo o con fonti di calore improprie o potenzialmente pericolose: sono mesi che lo dico.
6. Non spetta ad AAA né al suo Direttore pro-tempore dire cosa deve fare la città di Alghero dei suoi spazi. Spetta ad AAA dire quel che serve per la sua permanenza ad Alghero. Se si può, meglio. Abbiamo sempre ringraziato la città e le sue amministrazioni per avere fatto grandi sforzi per darci importanti spazi (in una città che non ne ha moltissimi): è stata una scelta generosa e lungimirante. AAA ha sempre cercato di dare tutto quel che poteva, in cambio. Ma - voglio ribadirlo - è una scelta "vincitore-vincitore" (win-win, come si dice): tutte le città fanno del loro meglio per attirare attività universitarie, da Ferrara a Girona, da Oristano (non sono male gli spazi di Oristano) a Olbia, non una "concessione": io direi che un sobrio e sentito "grazie" a voce alta, è quel che serve. Lo ripeto: grazie a Carlo Sechi, a Antonio Baldino, a Marco Tedde (due volte), i Sindaci  che hanno accompagnato il concepimento, la gestazione, la nascita e lo sviluppo di AAA   Inoltre non è un favore personale a noi docenti (ho postato ieri l'immagine della mia sede di lavoro a Venezia).
7. Noi riteniamo che Alghero non sia una sede suburbana, ma una sede distinta; Alghero non è parte dell'area metropolitana di Sassari (come è Monserrato per Cagliari, tanto per capirci): io penso che un Dipartimento con sede ad Alghero abbia diritto a un finanziamento all'interno del capitolo regionale sulle sedi decentrate che ha ha assegnato 6 milioni di euro a Iglesias, Nuoro, Olbia e Oristano.
8. Le mie opinioni politiche e il voto che ho espresso alle recenti amministrative e la coalizione o la lista che ho sostenuto non c'entrano nulla con le mie azioni come rappresentante di AAA (questo è del tutto evidente, ma poiché alcune persone e alcuni media pensano che così non sia: lo ribadisco).     

mercoledì 7 novembre 2012

Non solo lamenti


Stamattina ho avuto il piacere e l'onore di essere invitato a condurre una discussione allo IUAV, a Ca' Tron (vedi immagine del piano nobile), con i "padri fondatori" del primo corso di laurea di Urbanistica d'Italia, quarant'anni fa.
C'erano Francesco Indovina, Marco Romano e Bernardo Secchi.
A mio avviso è stato un incontro molto interessante, persino emozionante.
Il senso e le ragioni di un "mestiere" così profondamente legato alla dimensione sociale e alle azioni per l'equità e la qualità della vita di tutte e tutti, sono emerse con grande forza, anche se con angolazioni e prospettive molto diverse.
Il nostro piccolo corso di Alghero raccoglie molto di quell'eredità e ha saputo sin dall'inizio pensare al ruolo del progetto nel governo del territorio (che è anche un'assunzione di responsabilità sociale) e alla necessità di collegare la formazione dell'urbanista con quella dell'architetto (e anche con quella delle scienze ambientali). Ne riparleremo.


Veniamo alle "lamentele".
Ecco la lettera del collega che si occupa della sicurezza (è in attesa che la sua nomina venga resa effettiva); non la commento.

Carissimo Bibo,
in seguito al nostro dialogo intercorso per via telefonica scrivo questo breve resoconto quale futuro addetto locale alla sicurezza.
La situazione delle sedi del nostro Dipartimento, per quel che concerne il riscaldamento/climatizzazione, è inadeguata in particolar modo da un punto di vista normativo.
La 81/2008 all’allegato IV paragrafo 1 sotto paragrafo 1.9 cita testualmente:

1.9. Microclima
1.9.1. Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi
1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione.
1.9.1.2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.
1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa.
1.9.1.4. Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.
1.9.1.5. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento dell'aria respirata deve essere eliminato rapidamente.
1.9.2. Temperatura dei locali
1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.1.9.2.2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti.
1.9.2.3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.
1.9.2.4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.
1.9.2.5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.
1.9.2.6. Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell'ambiente nei locali chiusi di lavoro di cui al precedente articolo, devono essere muniti di condotti del fumo privi di valvole regolatrici ed avere tiraggio sufficiente per evitare la corruzione dell'aria con i prodotti della combustione, ad eccezione dei casi in cui, per l'ampiezza del locale, tale impianto non sia necessario
 Ho evidenziato volutamente 2 aspetti importanti:
1) il benessere del lavoratore dal punto di vista termoigrometrico deve essere garantito a fronte della possibilità di erogare il servizio;
2) per garantire tale benessere, in assenza di impianto centralizzato funzionante e a norma, non tutte le soluzioni sono ammissibili.
In merito al secondo punto, l’utilizzo di stufe elettriche genera un consumo elevato di energia unitamente al pericolo di eventuali danni dovuti al collegamento delle stesse alla rete (esempio tramite “ciabatte”).
Nel caso specifico di stufe a combustibile petrolifero (es. “Zibro”), queste lavorano in assenza di una canna fumaria e non sono dunque adeguate per quegli spazi in cui si svolgono servizi pubblici, in particolare per la loro tendenza ad impoverire l’ambiente di ossigeno. Inoltre, non è da sottovalutare la problematica derivante dallo stoccaggio del combustibile stesso, che deve avvenire in locali adeguatamente progettati e conseguentemente autorizzati e collaudati dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Infatti tale materiale, altamente infiammabile, inevitabilmente comporta un aumento del carico di incendio dell’edifico e richiede adeguate pratiche di smaltimento. Rimango a completa disposizione per qualunque altra necessità.

martedì 6 novembre 2012

Tentativi

Oggi è uscito su uno dei media locali questo interessante articolo.
Non commento - in linea di principio - gli articoli, ma mi pare opportuno segnalarlo.

Ho scritto una mail agli onorevoli Bruno, Cuccureddu, Fois e Sechi; la riporto:

Stimati onorevoli,
vi ringrazio per la disponibilità mostrata nell'incontro del 22 Ottobre. E per l'affetto che ci avete espresso
Vi aggiorno sulla situazione.
Abbiamo dovuto constatare che la quota per la premialità legata ai risultati didattici e alla qualità, non c'è nel protocollo; so che alcuni degli "attori" non sono stati d'accordo per inserire questa voce in una forma diretta: fatto sta che allo stato nulla figura per questo nel protocollo in essere.
C'è poi la questione del finanziamento della sede di Alghero come sede non centrale: c'eravamo lasciati che avremmo pensato a come poter porre la questione nella finanziaria e avevamo ventilato la possibilità di un incontro di tutti gli eletti del territorio nel Nord Sardegna; pensate che si possa fare?
Nessun passo avanti è stato possibile sull'attribuzione degli spazi (anche in forma provvisoria per quelli già in uso) il che ha impedito e impedisce di effettuare i lavori necessari per gli impianti di riscaldamento; per mercoledì prossimo ho convocato un Consiglio ad horas: già l'anno scorso abbiamo avuto problemi con alcuni studenti e colleghi che si sono ammalati e comunque non è giusto lavorare e studiare al freddo e sotto l'acqua; il Consiglio deciderà se sospendere l'attività didattica e amministrativa o trasferirla provvisoriamente in altra località.
Abbiamo un disperato bisogno del vostro aiuto; sono certo che lo avremo.
Grazie e cordiali saluti.

Infatti per mercoledì 14 alle 11 ho convocato un Consiglio ad horas; non possiamo lavorare o far lezione senza riscaldamento, o ricorrere a fonti improprie insalubri o pericolose. Se leggete i post di febbraio scorso vedete che da mesi poniamo la questione (con innumerevoli messaggi, sms, telefonate, ...), ma non otteniamo di essere presi davvero sul serio. E invece la situazione è seria.

Per la serie "cose belle dal mondo"  foto da  Girona e da Cincinnati.






sabato 3 novembre 2012

Due piccole cose (a Feltre e Girona)

Sto esaminando un protocollo di intesa che sigleremo con il Comune di Feltre (BL) da cui mi permetto di estrarre un punto.
Articolo 2 (Oggetto del protocollo di intesa)
L'Amministrazione Comunale di Feltre affida al Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari l'espletamento di opportuni studi e analisi settoriali. Tali studi, ricerche e analisi potranno essere oggetto di convenzioni derivanti dal presente protocollo di intesa, con impegno da parte del Dipartimento a collaborare con le strutture tecniche dell'Amministrazione Comunale. In particolare potrà essere predisposta congiuntamente, con strutture dell'Amministrazione, la realizzazione di appositi osservatori:
  1. della demografia, della distribuzione della popolazione, della sua struttura per classi d'età, composizione dei nuclei, attività;
  2. della partecipazione pubblica al processo decisionale
  3. del patrimonio immobiliare e dei beni ambientali, paesistici, storici, demoantropologici e culturali in genere;
  4. della mobilità interna ed esterna;
  5. delle attività agricole;
  6. delle attività produttive di trasformazione e terziarie;
  7. del sistema dei servizi alle persone;
  8. della scolarità e dell'istruzione primaria, secondaria e universitaria;
  9. del sistema delle risorse storiche e culturali in genere;
  10. del sistema delle risorse naturali biotiche;
  11. del sistema dei suoli e delle risorse idrogeologiche e pedologiche;
  12. del sistema idrico integrato, inteso come il complesso delle risorse idriche e delle opere di captazione, adduzione e trattamento delle acque;
  13. del sistema energetico;
  14. del sistema di trattamento e valorizzazione delle materie secondarie (rifiuti).
L'attività sarà svolta attraverso:
  • incontri periodici per la programmazione dinamica delle attività;
  • incontri, pareri e relazioni su problemi emergenti inerenti i punti di cui si tratta;
  • supporto operativo all'Amministrazione nei rapporti con altri enti.
Alcuni nostri studenti sono a Girona al Dipartimento di Geografia, che è nostro partner nella Laurea Magistrale internazionale in Pianificazione e Politiche per la Città , l'Ambiente e il Paesaggio per il semestre; il Dipartimento occupa un antico convento, splendidamente restaurato, reso disponibile dal Comune di Girona, molto grande. Rubo a una nostra studentessa da facebook una foto dell'esterno della biblioteca, ma prego i ragazzi e le ragazze di inviarmi foto del loro luogo di studio. Così, tanto per capire come va il mondo.


venerdì 2 novembre 2012

Qualche notizia dal Sud.


Non ho pubblicato post negli scorsi giorni. Per varie ragioni. Per non annoiarvi. Perché sono stanco. Perché sono preoccupato e triste. Preoccupato dai silenzi e dal tempo che passa. Triste per le molte disattenzioni. Ma oggi ho avuto una buona notizia. Lunedì 12 alle ore 18 incontreremo la Commissione consiliare competente. La nostra delegazione proverà a spiegare l'importanza, la gravità e l'urgenza della situazione. So che saremo ascoltati da tutti i Consiglieri con pazienza e attenzione. 
Inoltre oggi abbiamo definito il testo del resoconto di un importante incontro che abbiamo avuto con il Dipartimento "fratello" di Cagliari; l'avvio di una collaborazione seria e potenzialmente feconda; la prova, l'ennesima prova, dello spirito di collaborazione di AAA; autonomia e spirito di cooperazione, come sempre è anche nei rapporti con l'Ateneo e con le istituzioni. Allego il testo.
Ho poi ricevuto alcune foto delle Lauree di venerdì scorso: ne includo una che mostra quale bisogno di spazi abbiamo.
Nei prossimi giorni altre notizie.

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