venerdì 14 giugno 2013

Le ragioni di una scelta. Il post definitivo.

Al mio paese si raccontava una storia,
Una coppia prolifica, dopo aver battezzato alcuni figlio con i nomi di Sesto, Settimo, Ottavino, decise di smetterla e chiamò il nono figlio Ultimo; non sempre quel che si decide corrisponde a quel che succede realmente.Ne nacque un altro cui venne posto il nome di Definitivo.
Che si tratti di una storia un po' inventata è suggerita dall'assenza di femmine nella sequenza.
Voglio spiegare perché faccio la scelta di interrompere il blog del Direttore e quindi di considerare questo post come definitivo.
Intanto c'è una stanchezza (non mia): cala il numero di lettori e scompaiono i commenti; segno che l'interesse è diminuito.
Poi c'è l'inefficacia: non si combatte con la trasparenza e la chiarezza la disinformazione e gli effetti annuncio; che molti amici mi dicano che non hanno capito come stanno le cose su questo o quell'argomento è il segnale più evidente che questo non è il modo giusto di comunicare.
Poi c'è l'opportunità: molti che mi leggono e con cui parlo, mi dicono che sì ho ragione, ma che certe questioni è meglio non sollevarle esplicitamente; il fatto che alcuni tra i miei più cari amici siano di questo convinti mi costringe a interrogarmi.
Poi c'è "il così non si fa": l'ipocrisia accademica ha come prassi quella di darsi coltellate quando si può, ma di non discutere mai pubblicamente i problemi; se non accoltelli nessuno, ma esprimi dubbi o dissensi, fai danno; anche questo mi viene costantemente rimproverato.
Dopo 114 post e quasi 50.000 visualizzazioni chiudiamo qua.
Grazie a tutti.





domenica 9 giugno 2013

Qualche fatto ...

Ci sono alcune cose che sopporto poco.
La prima è che degli intellettuali scrivano in cattivo italiano (considero "intellettuale" chi fa un lavoro intellettuale, scelto e pagato per farlo).
La seconda è che delle comunicazioni alla stampa siano vuote di notizie e abbiano come unico scopo quello di creare il cosiddetto "effetto annuncio", ovvero di dare per avvenute cose che sono ancora in divenire.
Credo di avere ragione.

Qualche notizia e una considerazione.
Ieri abbiamo avuto una giornata importante in Dipartimento: la presentazione del polo sardo del SITAN (Sistema Informativo Territoriale Archeologico Nazionale), un progetto che coinvolge, oltre a noi, le Università di Siena, Roma La Sapienza, Bologna, e che è coordinato dal collega Giovanni Azzena. Nell'occasione abbiamo firmato un importante accordo con le Soprintendenze sarde. Il DADU conferma il carattere interdisciplinare del suo progetto formativo e di ricerca e i suoi rapporti con il territorio.

Buone notizie anche dai nostri spin-off.
Uno di essi ha partecipato alla Start Cup Sardegna, arrivando in finale.
Si tratta di EDO-EnergEticaMente, piattaforma web (EDO) che, esplicitando i costi nascosti delle scelte energetiche, guida imprese, privati ed Enti Pubblici a un consumo più razionale sul medio periodo.
L'altro TaMaLaCà ha dato vita a una emozionante esperienza a Sassari, quella del Giardino che non c'è.

Infine la prossima settimana avremo delle importanti occasioni di discussione: una Giunta di Dipartimento lunedì, cui parteciperanno Rettore e Direttore generale, un Consiglio di Dipartimento mercoledì, una giornata di riflessione di tutta la nostra comunità sul futuro del DADU sabato.
Discuteremo sul serio, di cose serie, di prospettive e problemi, da persone serie.

Tra questi quello della biblioteca, che rischiamo di dover chiudere in pochissime settimane.
Come tutti sanno il contratto con la Curia è scaduto da alcuni mesi. Dobbiamo andarcene. Del resto le condizioni statiche (con l'inizio dei lavori da parte della Curia), igieniche e sanitarie (con le continue e solo parzialmente efficaci derattizzazioni), di spazi (con molti libri che non possiamo esporre e spazi di lettura angusti e inadeguati) non ci consentono di andare avanti.
Verrò considerato come polemico e incontentabile se ricordo che da Gennaio ho posto ripetutamente al Commissario prima e al Sindaco poi la questione e la sua urgenza? Lo spazio per la biblioteca del Santa Chiara era originariamente previsto per la biblioteca - mediateca nazionale su Cinema e città e per la biblioteca di Architettura: è stato consegnato e collaudato nel settembre scorso 
Un anno fa proponevo ancora una volta la costituzione di una Commissione congiunta Università / Comune per discutere di come realizzare una biblioteca congiunta.
Una delle ragioni per cui credo in questa proposta è in questi dati:

13.05.2013 SETTORE III - BIBLIOTECA COMUNALE - AVVISO PUBBLICO
Nuovi orari di apertura biblioteca comunale a decorrere dal 13.05.2013:
dalle ore 08.00 alle 13.45: lunedì - martedì - mercoledì - giovedì - venerdì;
dalle ore 15.30 alle 18.15:
 lunedì - martedì - mercoledì - giovedì.

Volete fare il totale?

Biblioteca “Fernando Clemente” della Facoltà di Architettura
Apertura
Lunedì  - Venerdì: 9:00 -21:00
Sabato: 9:00-14:00

Volete fare il totale?

E si potrebbe fare di più. Da subito, ad esempio, penso che si potrebbe almeno fare questo per la biblioteca congiunta:


Lunedì - Sabato 8.00 - 22.00

Domenica 10 - 18.


Possiamo meditare?






sabato 1 giugno 2013

La difficile arte ...

La difficile arte di comunicare.
Io ci provo da oltre un anno, ma senza esiti significativi.
Tornano sempre le stesse questioni, sempre le medesime mancanze di informazioni (su dati forniti e riforniti). I commenti sui media, a parte troll e imbecilli, dimostrano che le cose dette in decine di post non sono servite a nulla. Ma amen.
Ci riprovo.
Non senza premettere che mi sento - non solo per questo - stanco e demotivato.

Ci provo.
Noi non abbiamo mai voluto fare una "Scuola come tante", rassegnata alla mediocrità.
Abbiamo voluto provare a metterci all'altezza delle Scuole migliori, italiane ed europee; abbiamo chiamato docenti da tutto il mondo, costruito un progetto formativo innovativo, mandato pressoché tutti i nostri studenti all'estero, sviluppato rapporti con il territorio e con il mondo.
I risultati li abbiamo avuti: siamo ai vertici delle classifiche, abbiamo un'ottima  reputazione più o meno dappertutto, abbiamo laureato ottimi studenti, continuiamo a stare nei circuiti internazionali.
Non un'altra Scuola, ma una Scuola di grande qualità.
Abbiamo avuto dei meriti, noi tutti della comunità di AAA a partire da chi ha avuto la visione e la forza di portarla avanti, il collega Vanni Maciocco, per finire - passando attraverso docenti, collaboratori e studenti - con il sottoscritto.
Ma abbiamo avuto dei sostegni: nei primi anni la disponibilità di spazi (messi a disposizione dal Comune) e di risorse (messe a disposizione dalla Regione) sono stati congrui.
Noi non vogliamo fare una "Scuola come tante", vogliamo puntare a giocarcela con i migliori.
Tra parentesi, solo così il valore di AAA per la città e il territorio è grande e non meramente legato all'affitto delle case per residenza.
Bene.
Posso ripetere che tentare di avere una Scuola di qualità deve essere una scelta e richiede degli investimenti?
Non possiamo pretendere che i nostri interlocutori vogliano assumersi queste responsabilità: in tempi di vacche magre (o di assenza di vacche) le istituzioni devono scegliere cosa vogliono e possono fare.
Si può decidere che AAA è un costo che non si può sopportare. Non è un crimine. è una scelta.

Noi pensiamo che gli spazi che servono ad AAA ci siano, che difficilmente potrebbero avere una destinazione diversa e più redditizia, che ad Alghero ci sono già molti spazi poco utilizzati e sotto-utilizzati, che assegnati ad AAA avrebbero una vita e una vitalità che renderebbe servizi a tutta la città, alle istituzioni, alle associazioni, ai residenti, agli ospiti.
Noi pensiamo che la Regione debba sostenere una sede decentrata ad Alghero con un finanziamento pari ad almeno  un terzo (il 33%) dei fondi destinati a Nuoro sia un buon investimento, che risolverebbe problemi di gestione e manutenzione degli immobili e garantirebbe risorse sufficienti per mantenere un ambiente internazionale che giova al prestigio, all'immagine e all'economia di Alghero e della Sardegna.
Noi pensiamo che l'Ateneo debba - nel suo insieme - decidere se la sede di Alghero possa avere le dotazioni e i servizi necessari per operare in condizioni di normalità e decidere se investire strategicamente su una Scuola di qualità, che ha avuto e può avere un effetto traino per tutti. [Faccio qui una precisazione, a scanso di equivoci, io apprezzo moltissimo l'impegno e il sostegno del Magnifico Rettore Attilio Mastino cui mi lega una grande amicizia e per cui ho una stima profonda; dopodiché siamo diversi e ci capita di avere diverse percezioni dei modi con cui affrontare i problemi; ma anche con Vanni Maciocco eravamo e siamo diversi.]
Noi pensiamo che l'ERSU deve considerare Alghero tra le sedi cui garantire servizi (da quelli abitativi, alla mensa, agli spazi per lo sport e la cultura): possiamo costruire un progetto che costruisca una rete di servizi utili per tutti i giovani della città.
Insomma bisogna scegliere. Posso dire quel che temo? Temo che non si sceglierà. L'esito sarà una rapida "cattura" di AAA da parte della mediocrità.

Non ho parlato dei termini operativi dell'accordo tra Ateneo e Comune sugli spazi. Sia perché l'accordo non è ancora definitivo, sia perché non è stato reso pubblico, sia perché non coinvolge direttamente il Dipartimento nella sua sottoscrizione. Ho già espresso un giudizio da professore di urbanistica su alcune parti dell'accordo, quelle che non mi convincono e che ritengo sbagliate per gli interessi della città. Spero di potermi esprimere presto come cittadino.
Abbiamo deciso (io non sono entusiasta di questa decisione: possiamo dire che non ero del tutto favorevole?) che nella scheda per il Ministero indicheremo in prima istanza Alghero come sede delle lezioni di tutti i corsi, riservandoci - se le sedi non saranno effettivamente disponibili per l'inizio delle lezioni (come io temo) - di spostare alcune classi a Sassari: un compromesso, che non mi convince, ma che convince il Rettore e i miei colleghi coinvolti.

Il giorno 15 Giugno ci incontreremo per una giornata intera per parlare del futuro del Dipartimento: è una nostra abitudine ragionare esplicitamente e pubblicamente; un'altra buona pratica che non sarebbe inutile esportare.
Come dicevo sono stanco e demotivato, spero che da quella giornata emergano forze nuove per dirigere il Dipartimento; sempre che decidiamo che ha un senso andare avanti, come una Scuola di qualità, non come una Scuola qualsiasi.

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lunedì 27 maggio 2013

Pensavamo fosse amore ...

Eccomi di ritorno.
Per oltre due settimane ho dovuto star zitto (la dittatura cinese rende difficile l'accesso a blogger, a facebook e a youtube, anche se si può trovare il modo di "battere il sistema").
Riprendo il blòg per dare le informazioni che ho.

C'è una bozza quasi definitiva di accordo che sarà esaminata dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo il giorno 29, in tempo utile (anche se estremo) per la decisione che deve essere presa entro il 30 sulla sede di svolgimento della didattica nel prossimo anno accademico.
Una bozza travagliata, che prevede l'assegnazione al Dipartimento di una parte del complesso del Santa Chiara (6 o 7 aule) oltre che del Pou Salit e dell'Asilo Sella, e che conferma nella sostanza la destinazione della restante parte del complesso all'archivio storico e alla biblioteca comunale. Ci sono delle vaghe aperture sulla biblioteca congiunta e c'è una disponibilità a concedere, quando servirà, l'uso della cosiddetta Aula Magna prevista a Lo Quarter.
Se così andrà potremo dire che per AAA ci sarà - in qualche modo - il minimo vitale.
Resta aperta la questione delle manutenzioni che potrebbe essere lo scoglio sui ci si incaglia.
Speriamo che il 29 si chiuda un accordo e che si possa indicare Alghero come sede delle lezioni della magistrali.
Anche se fare le cose in pochissime settimane invece che in molti mesi non favorisce la lucidità e l'efficacia. Direi di no.

Come direttore del Dipartimento potrò essere ragionevolmente soddisfatto, come professore di urbanistica penso che la scelta sia tutt'altro che buona: non permette alla città di utilizzare al meglio degli spazi preziosi, scegliendo in modo ottuso una collocazione sbagliata per una funzione importante come l'archivio storico, come cittadino poi ..
Ma ci tornerò

Pensavamo fosse amore, ma amen.




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mercoledì 8 maggio 2013

In viaggio

Care lettrici e cari lettori, domani parto per un lungo viaggio; non sarò di ritorno che il giorno 25 maggio.

Dalla Cina forse non ci saranno altri post, o forse chissà.

Per salutarvi non vi parlerò delle solite cose; della difficile questioni degli spazi, degli incontri che abbiamo chiesto al presidente dell'ERSU e al Presidente della Regione, delle disattenzioni che ci sono, anche in casa nostra, su questioni cruciali (per esempio sul futuro dei dottorati), degli stipendi decurtati o non pagati agli assegnisti, della demenziale proliferazione della burocrazia che intossica la vita dell'Università.

Voglio lasciarvi con una nota di ottimismo; il nostro spin-off TaMaLacà è tra i vincitori della Biennale dello spazio pubblico.
Mi piace.
Mi piace così tanto che spero di poter presto tornare a lavorare con più impegno con questo formidabile gruppo di donne.

Spero di fare buon viaggio: saranno giorni pieni, ma tonerò con molte prospettive per i nostri studenti e i nostri laureati.


domenica 5 maggio 2013

Passi avanti. Indubbiamente, ma ...

C'è stato un incontro venerdì sera, proposto da Maria Graziella Serra, capo gruppo di C'è un'Alghero migliore, cui ho partecipato insieme al Sindaco Lubrano e al collega Lobrano.
Un incontro interessante per la ricostruzione delle ragioni e del percorso della nascita della Facoltà di Architettura di Alghero fatta con dotta passione da Vanni Lobrano, per il riconoscimento del ruolo che Architettura ad Alghero ha svolto e può svolgere nell'interesse dello sviluppo della nostra città fatta da Stefano Lubrano.
Credo che anche il mio intervento sia stato interessante: meno del 15% del tempo l'ho dedicato alla questione, per noi vitale, degli spazi.

Nell'incontro, ma soprattutto nella trattativa per la convenzione d'uso degli spazi, sono emersi significativi passi in avanti.
Vado a ritroso: il giorno 13 maggio si terrà all'Asilo Sella la riunione congiunta di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione per approvare la convenzione sugli spazi.
Questo mi consente di dire che la sua stesura è in fase avanzata e che gran parte delle questioni (almeno quelle relative alle aule per la didattica e agli uffici) sono risolte o in via di soluzione.
Preciso che si tratta della convenzione tra Ateneo e Comune per la cessione degli spazi.
Sulle questioni aperte, si parte dalla convinzione della necessità che il Dipartimento possa disporre di una biblioteca e di un'aula magna, di sale multimediali,  di laboratori; per la biblioteca è stata costituita una commissione per valutare come realizzare la bella e difficile idea di una biblioteca congiunta; per aula magna (che dobbiamo cominciare a chiamare Aula Magna di Alghero), laboratori e sale multimediali è stato costituito un gruppo di lavoro per cercare soluzioni che tengano conto (come è giusto) anche di altre importanti esigenze dell'Amministrazione, a partire dalla collocazione del'archivio storico.
I due gruppi si riuniranno martedì.

Faccio due precisazioni. 
La convenzione Comune / Ateneo non è la stessa cosa dell'accordo-quadro Comune / Dipartimento (quello in cui si dice come AAA può assitere e sotenere le attività dell'Amministrazione e della città.
La convenzione contiene alcuni riferimenti che potranno essere alla base dell'accordo-quadro; li cito nella versione provvisoria in cui sono:


"che le ragioni principali di questo successo, oltre all'impegno degli studenti, dei docenti, dei collaboratori e del personale e al sostegno dell'intera comunità algherese, sono state quello di aver coniugato una grande apertura internazionale (coerente con le ragioni e le ispirazioni del suo concepimento e della sua nascita), la costruzione di un ambiente internazionale, con l'attenzione ai problemi del territorio, più precisamente l'impegno a sostenere, con le sua forze e con quelle dei suoi partner internazionali, gli enti locali, le scuole e le imprese e le associazioni nel campo della progettazione architettonica e della pianificazione ambientale, paesaggistica e urbana, dello sviluppo locale autosostenibile, della partecipazione, delle politiche della formazione e dell'educazione."

Ho incaricato la collega Casu di proporre una bozza dell'accordo: mi piacerebbe potesse essere siglato più o meno negli stessi tempi della convenzione.

La seconda precisazione riguarda biblioteca e Aula magna di Alghero.
Io credo, sogno, che la biblioteca potrebbe essere organizzata come le pensa la mia amica Agnoli, come una piazza del sapere, un grande spazio pubblico, articolato, in cui possano convivere popolazioni diverse (anche i visitatori), aperto ogni santo giorno dell'anno, notte e dì; si può fare.
Io credo, sogno che lo spazio di aula magna, sale multimediali e laboratori sia utilizzato ogni giorno per conferenze, proiezioni, discussioni, seminari, incontri, un incessante sede di incontri e condivisioni; uno spazio aperto a tutti, gratuito (si ripaga a iosa questa gratuità), attrezzato; le Università, le migliori, hanno sempre messo a disposizione di tutti i loro spazi, tutti i loro spazi: anche le aule di sera e d'estate possono essere messe a disposizione: pensate a cosa vuol dire per chi promuove cultura avere quegli spazi come loro spazi.


Avevo promesso che avrei parlato degli sviluppi dei nostri rapporti internazionali: consentitemi per ora di limitarmi alla notizia che trovate nell'immagine.







mercoledì 1 maggio 2013

Boskov e Trapattoni



"No say the cat is in the sac" per citare Trapattoni; o più correttamente si può citare Boskov: "rigore è quando arbitro fischia" qui trovate Boskov citato in inglese da Ancelotti)..

Lasciatemi usare un  tono lieve per annunciare delle novità positive, degli importanti passi avanti.
Ma anche per evitare il cosiddetto "effetto annuncio", quello per cui durante una trattativa si annuncia che tutto è risolto, mentre si è ancora in ballo.

Le novità più significative sono che: 
- c'è una bozza  di accordo per quanto riguarda le aule didattiche e per gli uffici (credo che sia ragionevole una quota di riservatezza sui particolari, visto che si sta discutendo), una bozza che a noi pare ragionevole.  
- c'è la condivisione della necessità che le aule didattiche siano accompagnate da spazi adeguati per la biblioteca (per cui si torna all'idea di una biblioteca a gestione congiunta), i laboratori, le aule informatiche, l'aula magna; per affrontare questa questione sono state nominate una commissione e un tavolo di lavoro (un buon modo).
- ci sono le condizioni per arrivare a un accordo-quadro sulla collaborazione tra Comune e Università; sulla base - da parte di AAA di un "impegno a sostenere, con le sua forze e con quelle dei suoi partner internazionali, gli enti locali, le scuole e le imprese e le associazioni nel campo della progettazione architettonica e della pianificazione ambientale, paesaggistica e urbana, dello sviluppo locale autosostenibile, della partecipazione, delle politiche della formazione e dell'educazione.” (e qui mi sento di citare).

Credo che siano passi avanti molto significativi, anche se ci sono diverse questioni da affrontare e molte azioni da compiere per poter iniziare l’anno accademico con tutte le classi ad Alghero.

Intanto noi continuiamo a lavorare.
Stiamo chiudendo importanti accordi internazionali e lavorando a progetti di grande interesse; ve ne parlerò domenica.

Buon primo maggio!







 

mercoledì 24 aprile 2013

Una giornata difficile.

Comincerei dalle Lauree.
Abbiamo avuto circa settanta laureandi in quattro commissioni parallele.
Calcolate quante persone c'erano a una media di dieci per laureando.
La situazione ai piani era oltre il limite della tollerabilità e della sicurezza.
Ma l'Asilo Sella è l'unico spazio che abbiamo per la didattica.
Ciononostante anche questa sessione di laurea sta confermando la qualità dei nostri studenti.
E anche un'altra cosa, cui tengo molto.
Il grande impegno che i colleghi, la referente didattica, i collaboratori a sostenere i ragazzi motivati, anche quando trovano un qualche inciampo nel loro percorso.
Il basso livello di abbandoni e il fatto che quasi non esistono studenti inattivi sono un esito dei questo lavoro.
Ma anche lo sforzo che facciamo per sostenere chi si era provvisoriamente fermato (per tanti motivi: lavoro, un figlio, scelte di vita. scoramento) dà dei risultati.
Ma la situazione logistica era insostenibile.

Qualche aspetto negativo lo devo rilevare: non mi piacciono molto i modi standard di festeggiare (mi piacciono di più quelli fantasiosi e trasgressivi), ma questi sono fatti miei.
Tuttavia non tollero che il lancio di coriandoli e altro sporchi aule e cortili, specie se qualcuno butta per terra i contenitori. Non tollero non è un modo di dire; vuol dire che prenderemo provvedimenti severi: i rifiuti non si lasciano per terra da nessuna parte, neppure (tanto meno) a Scuola. Vi assicuro che non si ripeterà.

Andrei avanti con l'audizione in Senato.
Credo sia andata bene. Le richieste contenute nel nostro documento (che ripropongo qui) sono state accolte.
Ma non voglio dire di più, perché venerdì uscirà un comunicato ufficiale con i dettagli.
Il giorno 30 incontreremo il Consiglio di Amministrazione.
Chiederemo ufficialmente un incontro entro il mese di maggio al Presidente dell'ERSU e al Presidente della Regione Sardegna.

Infine un'anteprima (non do dettagli per non bruciare la notizia): venerdì 3 maggio, sera, vi sarà un'iniziativa di confronto e di dialogo cui parteciperemo io e il Sindaco Stefano Lubrano. Io ripeterò pacatamente quel che dico da molti mesi. Ma sarà utile ripeterlo in un faccia a faccia.



La foto è di qualche anno fa. Eravamo meno.

martedì 23 aprile 2013

Lo so. So che è inutile.

So che è inutile, ma ci provo lo stesso. Provo a spiegare come stanno le cose e come sono sempre state.
Non chiedetemi (non chiedetemi!) di spiegare perché altri interlocutori agiscono come agiscono; non lo so e comunque non spetterebbe a me spiegarlo.
Cliccando  qui, trovate la lettera che ho inviato a Senato accademico e Consiglio di amministrazione, che incontreremo mercoledì 24 e mercoledì 30 aprile.
La lettera dice molto chiaramente, con la pacata ragionevolezza che ci contraddistingue, quello che pensiamo e che stiamo dicendo, con impeccabile coerenza, da molti mesi.
Pregherei ognuno dei lettori, benevolo o malevolo che sia, di credere che ho molti difetti, ma tra essi c'è anche quello della coerenza e di fare quel che dico.
In particolare, ieri 22 aprile, scadeva, come dicevo da molto tempo, la presentazione della scheda per l'accreditamento dei corsi di laurea di nuova attivazione (in gergo SUA): la scheda prevede che si debba indicare la sede - effettivamente disponibile - di svolgimento delle attività: come Dipartimento avremmo dovuto indicare Sassari; il Ministero ha rinviato la scadenza al 20 maggio (all'ultimo momento). Bene.
Il 20 maggio scade comunque la compilazione della SUA per tutti i corsi; subito dopo viene fatto il manifesto degli studi, che un atto persino più vincolante perché dice agli studenti dove dovranno andare a studiare e a vivere.
La delibera del Consiglio di Dipartimento che ho già pubblicato, la trovate qui
Posso ripetere con grande chiarezza e assicurandovi che sarò coerente che - per quanto mi riguarda, e per farmi fare diversamente si dovrà destituirmi - io non prevederò di inserire nella SUA se non aule di cui l'Università disponga formalmente?
Se arriveranno le aule, con un accordo ufficiale non con annunci alla stampa,  la decisione di trasferire a Sassari le magistrali sarà rivista e indicheremo Alghero, come è ovvio.

Tuttavia se arriveranno solo le aule per la didattica e non anche decisioni, o almeno indicazioni e risposte precise e vincolanti,  su biblioteca, aula magna e laboratori, io ritengo che le condizioni effettive per una vita adeguata di un'esperienza come quella di AAA non ci siano: chiederò al Consiglio di approvare l'accordo per non penalizzare nell'immediato gli studenti  e un minuto dopo mi dimetterò; spero di essere stato chiaro.
Intanto procederemo a chiedere un incontro con la Presidenza dell'ERSU e della Regione, perché la vita di AAA non dipende solo dagli spazi, ma anche dai servizi e dai finanziamenti.
A Giugno faremo un bilancio: una giornata di riflessioni e di idee per costruire un futuro migliore per la.nostra comunità.
Voglio precisare che io sono stato eletto sulla base di un programma, a quel programma mi sento vincolato, per quel programma mi batto: è ovvio che se, per incapacità o a causa del destino cinico e baro o per altre regioni,  non posso mantenere quegli impegni nella sostanza, ho il dovere di  rinunciare. Punto.
Voglio anche precisare che predisporre un accordo che nella definizione delle premesse, dei contenuti e degli impegni (tra cui quelli previsti  per il Dipartimento)  non ci coinvolga anche  nella fase della stesura e della redazione a me non pare molto saggio; tutto quello che ci riguarda abbiamo il dovere e il diritto di discuterlo; non ci faremo togliere questo diritto  con il pretesto dell'emergenza: sono molti mesi che chiediamo di discutere e di lavorare, nessuno, nessuno venga a dirci, ora, che non c'è tempo.
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Cose positive? Come sempre molte. Una su tutte la bella iniziativa su come costruire possibilità di lavoro nonostante la crisi: presto usciremo con lo spazio dedicato all'evento e tutti materiali: per ora accontentatevi dell'immagine di copertina.






lunedì 15 aprile 2013

Sarò onesto fin in fondo.

La grande giornata di mercoledì, quell'appassionata, pacata, razionale mobilitazione che ha accompagnato la conferenza stampa, è stata apprezzata da molti. Moltissime sono state le telefonate, gli sms, le e-mail, le parole scambiate per strada e al bar che ci hanno espresso sostegno e simpatia.
Ringrazio tutte e tutti; anche quelli che hanno chiesto precisazioni o avanzato dubbi.
Ringrazio in particolare l'ADI (Associazione Dottori e Dottorandi) per il suo sostegno che è riportato sulla pagina dell'associazione nazionale e che è stato inviato alla stampa: ecco il comunicato.

Non credevo che alle nostre proposte, che qui riassumo e che ripeterò sino alla noia e oltre, avremmo avuto risposte.

Le proposte sono: 
 -un tavolo tecnico per discutere della questione degli spazi e valutare le possibili alternative d'uso;
- una commissione operativa per definire le modalità della gestione congiunta tra Università e Comune della biblioteca;
- la definizione di una accordo-quadro che serva a definire modi e temi del contributo scientifico, culturale e tecnico del Dipartimento al Comune;
- l'incarico per progettare e realizzare, in forma gratuita e in tempi rapidi, un sistema informativo per tutti gli spazi pubblici del Comune, chiusi e aperti.

Credevo, ma non sono mai pessimista come dovrei, che molti cittadini algheresi, molte associazioni, molti movimenti e forze politiche avrebbero attivamente sostenuto queste proposte o ci avrebbero chiesto un incontro per discuterne. 
Per le forze politiche pensavamo a quelle di maggioranza perché il loro programma prevedeva:  
La presenza della Facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch'essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.

ovvero quel che il Dipartimento propone e chiede; pensavo a quelle di minoranza che ci hanno ribadito che gli impegni dello steso tipo che avevano presi in campagna elettorale erano confermati.
Pensavo che cittadini, associazioni e operatori economici avrebbero fatto sentire la loro voce, magari organizzando un confronto pubblico sulla questione.
Credevo seriamente in un'iniziativa.

Prendo atto che non c'è stata e che - in molti sensi - siamo soli.
Da soli non ce la faremo.




mercoledì 10 aprile 2013

To be honest ....

Voglio essere onesto.
Ieri, dopo aver letto il comunicato stampa del Comune, avevo deciso di dimettermi da Direttore; poteva sembrare che quelle dichiarazioni, che mi limito a definire imbarazzanti, avessero l'avallo del Magnifico Rettore: questo avrebbe reso insostenibile il mio ruolo.
Dopo la precisazione del Rettore, che ringrazio per le sue parole di stima e amicizia (un'amicizia che affettuosamente ricambio, come la stima), ero tuttavia ancora incerto e ho deciso di rinviare ogni decisione alla conferenza stampa.
La straordinaria manifestazione organizzata dalle nostre studentesse e dai nostri studenti, dalle nostre dottorande e dai nostri dottorandi, dalle nostre assegniste e dai nostri assegnisti, e dalle colleghe e dai colleghi docenti e dell'amministrazione mi hanno orientato a ripensarci.
Le parole di Nora, Miriam e Valentina e la passione con cui le hanno dette (grazie) mi hanno orientato a ripensarci.
Il comunicato di Rettore, Giunta di Dipartimento e Presidenti dei corsi di Laurea mi ha orientato a ripensarci.

Non so ancora se ho fatto bene, perché mi sento ancora ingiustamente offeso da alcune espressioni (oltre che infastidito dal cattivo italiano, ma è un altro aspetto), sono provato  e - soprattutto - resto ancora molto pessimista.
Ma sento di doverci ancora provare.
Posso indulgere a parlare un momento del mio stato d'animo?
Sono molto amareggiato, soprattutto perché non capisco e perché le ragioni di una tale acrimonia non riesco nemmeno a immaginarle.
Ma andiamo avanti.

Le porte della collaborazione sono aperte, spalancate, come è ovvio e come è giusto.
Siamo disponibili a un tavolo tecnico operativo; lo abbiamo proposto  da luglio; si può ancora fare.
Siamo disponibili a discutere delle difficili ed esaltanti prospettive di una biblioteca congiunta, vera "piazza del sapere" della nostra città per tutte le sue popolazioni; lo abbiamo proposto da luglio; si può ancora fare.
Siamo disponibili a un accordo quadro per sostenere l'amministrazione con tutte le nostre competenze e con quelle dei nostri tanti amici nel mondo;  lo abbiamo proposto da luglio; si può ancora fare.
Siamo disponibili a realizzare un sistema informativo completo di tutti gli spazi a disposizione dell'amministrazione sia chiusi che aperti, come strumento di gestione,  di valutazione delle alternative e di aiuto alle decisione; lo abbiamo proposto da luglio; si può ancora fare.

Gli interventi di Nora, Miriam, Valentina, la lettura del comunicato da parte del collega Emilio Turco, gli interventi miei e del Magnifico Rettore, le parole di sostegno del segretario dell'ADI Giuseppe Onni, li trovata cliccando su questo link (grazie a Chiara, Marco, Carlo).

Qui trovate i testi scritti di Nora Sanna, Miriam Mastinu e di Valentina Talu e la mozione a firma del Rettore, della Giunta di Dipartimento e dei Presidenti dei Corsi di Laurea.

Ai tanti che sono stati con noi o che avrebbero voluto esserci, grazie.
Davvero è stata una giornata emozionante.

Che viva Architettura ad Alghero!

















  

mercoledì 3 aprile 2013

Mi chiedono in tanti....

Fatemi partire, come sempre, con una buona notizia. Oggi è iniziato un affollato worshop intensivo con  Joao Nunes (vedi qua per capire chi è cosa fa questo collega portoghese, che è uno dei più importanti architetti paesaggisti contemporanei).
Joao è  molto impegnato e fa i salti mortali per venire da noi; noi facciamo e faremo i salti mortali per continuare ad averlo con noi. Lo ringraziamo; il collega Vinicio ci terrà informati: per ora allego una foto della platea di stamane (insieme studenti di architettura e di urbanistica),



Mi chiedono in tanti di commentare il comunicato dell'amministrazione comunale di Alghero.
Non è facile. Non so in realtà se ci sia qualcosa da commentare. Non solo perché mi piacerebbe fare un discorso lungo e articolato (e lo farò mercoledì 10 alle 13 in conferenza stampa), ma perché si possono commentare fatti o opinioni, mentre è più difficile commentare affermazioni di principio o commenti.
Continuo a pensare che per risolvere i molti problemi concreti (tra cui le manutenzioni)  servirebbe, o meglio sarebbe servito, un tavolo tecnico. Continuo a pensare che si vuole, si volesse, si vorrà (e non lo si capisce) proseguire nella scelta di una biblioteca comune serve, servirebbe, sarebbe servita. servirà, una commissione congiunta (sono moltissime le questioni da risolvere per rendere concreta questa idea, peraltro bella). Continuo a pensare che a un Dipartimento servano spazi per aula magna e laboratori (non so se se ne parli nel comunicato).

Ma forse sono io a essere troppo pessimista: mi scuserò se è così.



giovedì 28 marzo 2013

Se ero pessimista ....

E sì che ragioni di ottimismo ne avrei.
Stamattina mi hanno comunicato che ci sono cinque pre-iscritti dalla Cina con il programma Marco Polo; e altri potrebbero arrivare: sono bravi studenti, cercheremo di fare in modo che perfezionino l'iscrizione.
Stiamo lavorando sulla promozione fuori della Sardegna dei nostri corsi e abbiamo avuto qualche risultato importante; non ci fermiamo.
Tra l'altro a metà maggio organizzeremo ad Harbin in Manciuria il secondo colloquio italo-cinese su Sviluppo sostenibile e pianificazione.

Molti di voi vorranno sapere come è andato l'incontro con la Giunta. Non posso per correttezza farne un resoconto: mi sa che sarebbe stato utile lo streaming ! :-)
Posso solo dire che è stato interlocutorio e che (ma è solo un mio stato d'animo) sono parecchio più pessimista di prima: ed ero già pessimista.

Penso di dover spiegare molte cose alle cittadine e ai cittadini algheresi: lo farò, lo faremo. il giorno mercoledì 10 aprile alle ore 13 presso l'aula magna dell'Asilo Sella; quella la mandiamo in streaming.
Sarò disponibile a rispondere a qualsiasi domanda dal vivo o in chat.

A tutti buone festività pasquali.


mercoledì 27 marzo 2013

Delibera Consiglio di Dipartimento


Con grande rammarico e volendo lasciare ancora spazio alla speranza abbiamo dovuto prendere una decisione dolorosa, che speriamo possa essere provvisoria. Domani il Rettore, il Direttore generale e la delegazione del  DADU incontreranno il Sindaco e la Giunta. Con spirito sereno e collaborativo. A domami sera.

Il Consiglio del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, preso atto del fatto che la situazione degli spazi è divenuta ancora più grave e che – allo stato -  non sembrano più esistere  le condizioni per poter disporre di nuovi spazi ad Alghero per l’inizio del prossimo anno accademico, considerato che nei locali dell’Asilo Sella (unico spazio disponibile  con aule per la didattica) possono essere collocate – con un qualche agio – solo quattro delle nove classi, delibera che:

-          le tre classi delle laurea magistrali siano spostate a Sassari per il prossimo anno accademico, stante la disponibilità di massima di alcuni Dipartimenti ad ospitare provvisoriamente le attività didattiche del DADU;
-          le sei classi delle lauree triennali siano collocate all'Asilo con i necessari interventi sull'orario e sul calendario delle lezioni per poter accogliere due classi in più rispetto alla capienza massima;
-          sia richiesto un incontro urgente al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione per discutere delle prospettive del Dipartimento e delle molte criticità, ormai croniche, che rischiano di vanificare il lavoro e i risultati sinora raggiunti; queste  criticità  riguardano gli spazi per la didattica,  la biblioteca, ospitata in un locale improprio e non più a disposizione dell’Ateneo,  e gli altri spazi necessari per i laboratori e le attività di convegni e seminari, ma  riguardano più in generale la sostenibilità di una sede staccata e delle risorse e dei servizi  necessari al suo funzionamento.

 Alghero 27 Marzo 2013
  Approvato all'unanimità




mercoledì 20 marzo 2013

Per ribadire ....

Come sempre le buone notizie per prime.
Vi segnalo un video che è stato la Tesi di Laurea di una nostra studentessa di Design, Claudia Cardia (cliccate qui); nel video trovate tutti i dovuti riconoscimenti.
Non lo segnalo solo perché è bello, ma perché nel corso del mio recente viaggio mi è stato segnalato ("ma tu sei di AAA!") perché in Palestina lo usano per promuovere turisticamente e culturalmente il loro territorio e la città di Gerico (il titolo del video è Save the Jericho's Oasis) nel decimillesimo anniversario della fondazione. Gerico, secondo loro, è la più antica città del mondo (se non è vero poco ci manca) e non potevo non andare sul posto!
Per dire che le mille cose che facciamo sono spesso utili e ci fanno fare bella figura.
Il nostro corso di Design, che abbiamo dovuto chiudere, era un ottimo corso; stiamo difendendo con le unghie e con i denti l'indirizzo di Design nella nostra triennale di Architettura e voglio credere che potremo dar vita a una Magistrale che serva alla Sardegna (ci stiamo lavorando con i colleghi di Cagliari).

Vi segnalo anche un mio commento nella rubrica che tengo sul bel sito di Sardarch (cliccate qui). Come sempre do conto di ogni cosa; se avete dubbi o curiosità chiedete.

Si avvicina la data del nostro Consiglio di Dipartimento (il 27 p.v.) in cui dovremo prendere decisioni dolorose, ma inevitabili. 

A titolo di doverosa informazione, per chi le avesse perse, pubblico di nuovo le importanti dichiarazioni programmatiche del Sindaco di Alghero nella prima seduta del Consiglio comunale appena eletto.


CULTURA, ISTRUZIONE E SPORT
La promozione della Cultura è un’esigenza di civiltà e progresso ed è alla base del miglioramento della qualità della vita della nostra comunità.(...)

La presenza della Facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch'essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.






domenica 17 marzo 2013

Agli sgoccioli

Come promesso, parto da una buona notizia.
Ho già raccontato che moltissimi nostri studenti fanno il tirocinio all'estero, quasi tutti con una borsa Erasmus Placement (la nostra referente per i rapporti internazionali è Alessandra Casu e chi la conosce ne conosce la tenacia e le determinazione; a questo compito, tirocinio e rapporti internazionali, lavora da molti anni la nostra collega Barbara Silveri e i risultati ottenuti in termini di qualità e quantità sono eccellenti).
Ho già raccontato che riceviamo moltissime lettere dagli studi e dagli enti di ricerca presso cui le nostre ragazze e i nostri ragazzi fanno esperienza, che ne elogiano la competenza e l'impegno.
Insomma fanno loro e facciamo tutti noi una bella figura. 
La storia che racconto oggi è una di queste, un po' più fortunata di altre.
Un nostro studente Gabriele Pettinau ha fatto il suo tirocinio a Barcelona presso lo studio Albert Plà i Gisbert,  lo studio ha organizzato a Barcelona e a Sant Feliu de Guíxols i Palamós le Giornate internazionali sul Patrimonio architettonico, dedicate nel 2012 al Patrimoni Portuari - barris amb port, ports amb ciutat,  Gabriele ha curato la grafica della proposta. La qualità dei disegni di Gabriele ha convinto lo studio a decidere di realizzare nel prossimo Luglio a Barcelona  una mostra di suoi disegni, che sono davvero notevoli; AAA replicherà la mostra ad Agosto - Settembre ad Alghero (l'infaticabile Gabriele infatti partirà per il suo Erasmus "normale" a Ottobre per Danzica).
Una buona notizia.

Meno buone sono altre notizie. Dei due incontri previsti per la scorsa settimana, uno, quello con la Giunta è saltato; se ne possono comprendere i motivi, ma il tempo scorre inesorabile e ormai quasi non ci sono più i tempi tecnici per poter avviare i corsi del prossimo anno nella nuova sede. 
L'altro incontro, quello con il dott. Marinaro è stato molto cordiale e utile: non mi permetto di farne un resoconto unilaterale, ma posso dire che il consigliere Marinaro ha confermato il sostegno espresso in campagna elettorale e ha ricordato la proposta di tenere un Consiglio comunale dedicato al futuro di AAA che aveva avanzato nel corso dell'incontro di Ateneo e Dipartimento con la Commissione consiliare a dicembre.
Ovviamente - lo dichiaro qui ufficialmente - siamo a disposizione di tutti i consiglieri per uno scambio di idee e di informazioni.
Ovviamente speriamo che l'incontro con la Giunta possa svolgersi a breve.

Mi è capitato in questi giorni di rileggere le dichiarazioni del Sindaco nella seduta inaugurale del 16 luglio 2012 e quindi dovrei essere tranquillo; se non fosse che sono del luglio 2012.

Le riporto:


CULTURA, ISTRUZIONE E SPORT
La promozione della Cultura è un’esigenza di civiltà e progresso ed è alla base del miglioramento della qualità della vita della nostra comunità.(...)

La presenza della Facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch'essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.




    

sabato 9 marzo 2013

Noi ci proviamo

Prima di dare le informazioni su come sta andando la nostra battaglia per la vita, voglio comunicarmi la soddisfazione per un importante risultato ottenuto da un nostro assegnista, Fabrizio Pusceddu.
Fabrizio si è laureato con noi, con una bella Tesi di cui ho avuto il piacere di essere uno dei relatori (un lavoro importante cui ha partecipato anche un altro nostro bravissimo laureato, Daniele Curedda, su un progetto di una grande infrastruttura scientifica che potrebbe essere di grande rilevanza economica per la nostra terra), ha fatto il dottorato da noi, collabora alla didattica e alla ricerca con noi.
Fabrizio, con i suoi colleghi Paolo Garau, informatico che collabora con l'Università di Cagliari e Alberto Melis, economista, ha ottenuto un finanziamento di oltre 700 mila euro, su un progetto di oltre 900 mila.
Il progetto si chiama Infantes ed è troppo lungo da descrivere in dettaglio; in sintesi estrema:
il progetto Infantes si pone l’obiettivo di fornire una risposta concreta al bisogno del territorio di strutture per la prima infanzia. Alla base di tale proposta vi è l’individuazione di un nuovo modello di offerta del servizio, flessibile, a basso costo, facilmente distribuibile sul territorio, contraddistinto da una gestione semplice e monitorabile nel breve e lungo periodo. Ed uno spazio progettato, modulare, interattivo e continuamente aggiornabile, capace di soddisfare le necessità funzionali ed educative di una struttura per l’infanzia anche grazie all'integrazione di strumenti dell’ ICT e meccanismi di domotica.    
Il progetto si collegherà alle attività del nostro Dipartimento, di quello di Informatica di Cagliari, di due centri di ricerca di Cincinnati (Ohio), dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dello spin-off di AAA TaMaLaCà, oltre a diverse PMI sarde.
Non è il solo risultato importante che nostri laureati hanno raggiunto, ma è di particolare rilievo per un nostro obiettivo strategico: creare opportunità e occasioni di lavoro in settori innovativi (presto ne saprete di più).
Mi congratulo a nome di tutta la comunità di AAA con Fabrizio e i suoi colleghi.

Ed veniamo a noi.
La prossima settimana vedrà sue importanti appuntamenti.
Lunedì verrà a trovarci in Dipartimento il dott. Francesco Marinaro, già candidato a Sindaco di Alghero, attuale capogruppo consiliare; il dott. Marinaro mi ha fatto una cortese telefonata, rinnovando l'impegno che aveva preso nell'incontro con la Commissione cultura di sostegno fattivo ad AAA. ed è per me stato un piacere fissare con lui un incontro.
Venerdì il Magnifico Rettore e il Direttore generale dell'Ateneo e   la nostra delegazione incontreranno la Giunta comunale di Alghero.

Per ora tutto qua.


sabato 2 marzo 2013

Due mesi decisivi

Prima o poi i nodi vengono al pettine.
Per noi di AAA questi due mesi saranno decisivi a tutti i livelli.

Faccio una premessa: da un punto di vista culturale, scientifico, didattico, di relazioni le cose continuano ad andare bene, oltre le previsioni.
Ne farò un resoconto dettagliato in un prossimo post.
Ma le questioni si addensano.

Partirei dal livello nazionale. Il governo tecnico, in perfetta continuità con i precedenti, continua a emettere decreti e regolamenti che rendono sempre più difficile mantenere in vita corsi di laurea anche solidi.
Intendiamoci: una revisione attenta dell'offerta formativa che metta ordina in un proliferare di corsi di studio immotivato o motivato solo da interessi accademici, con pochi studenti e poca utilità sociale,è tutt'altro che inopportuna; solo che dovrebbe partire da una valutazione di merito, anche sui risultati e non da semplici parametri quantitativi sui requisiti; inoltre dovrebbe essere chiara e definita una volta per tutte e processuale.
Invece si va giù con colpi di accetta, cambiando in continuazione le regole, con il rischio di penalizzare gli studenti e la funzione pubblica dell'Università.
I criteri per l'accreditamento di Dipartimenti e corsi e dottorati sono severi  e in qualche modo ci mettono a rischio.
Alcune scelte oculate fatte in passato penso che ci mettano in condizione di mantenere in modo sostenibile un'offerta formativa coerente e articolata e persino - a certe condizioni - di pensare di completarla, specie se sapremo rafforzare la cooperazione interuniversitaria a livello nazionale e internazionale.
Anche di questo parlerò in un prossimo post.
Ma ci sono alcuni passaggi che non ci rendono del tutto tranquilli.

E poi le solite cose; ma dopo mesi le solite cose sono sempre più insostenibili.
Abbiamo abbandonato l'aula informatica all'Orfanotrofio, reclamata dalla curia (i PC sono in scatoloni); siamo ancora ospiti della Curia con al biblioteca, da sempre insufficiente e inadeguata (con il contratto scaduto); nulla sappiamo dei locali dell'ospedale, l'interlocuzione "operativa" non c'è stata; non abbiamo neanche definito l'accordo per le sedi attualmente in uso.
Voglio essere chiaro. I nostri studenti, il nostro personale, i docenti e i collaboratori hanno diritto a spazi adeguati (per essere precisi: devono avere spazi adeguati, se no non potremo essere accreditati); va da sé che la garanzia di questi spazi deve venire dall'Ateneo, sia che  siano ad Alghero, a Sassari, a Olbia o a Oristano. Noi siamo in attesa di una scelta; come è ovvio ci stiamo dando da fare per valutare e proporre possibili soluzione e alternative, ma è l'Ateneo di Sassari, anche tenendo conto dell non modeste risorse disponibili per l'edilizia che deve fare le sue scelte.
L'opzione Alghero è stata e continua a essere per noi la prima, ma non è l'unica.
Se la comunità algherese non è interessata, proveremo altre strade.
Poiché entro aprile dovremo decidere se mantenere o no in vita i nostri corsi con le nuove immatricolazioni, i tempi per una decisione sono questi.
Ribadiamo anche che è assolutamente essenziale che ad Alghero venga riconosciuta, se resteremo qua, lo stato di sede staccata, in modo formale, dall'Ateneo e dalla Regione, con quello che questo comporta in termini di risorse finanziarie ed umane e di servizi: anche questa è una questione ineludibile.

Il Consiglio di Dipartimento di mercoledì scorso ha deciso di affidare a una commissione composta dai tre colleghi incaricati della ricognizione sugli spazi (Alessandra Casu, Maurizio Minchilli ed Emilio Turco), dalla nostra "senatrice Margherita Solci e da Vanni Maciocco, professore emerito, il compito di attivare tutte i contatti opportuni per giungere a presentare delle proposte operative al Consiglio convocato per il 27 marzo in seduta pubblica.



mercoledì 27 febbraio 2013

Forse qualcuno si chiede ...

Forse qualcuno si chiede perché un così lungo silenzio.
Sono stato fuori per un po', tornando appena in tempo per votare (un voto inutile e uno utile).
Questa è la ragione principale.
L'altra è che confido sempre meno nell'utilità di questo blog.
E in generale nell'utilità di riproporre temi e questioni che sono sempre uguali e che non trovano interlocuzioni e riscontri.
Credo che la disattenzione nei nostri confronti e l'indifferenza siano persino peggiori dell'ostilità.
Ci proveremo, vi dirò come, ma ho poche speranze.
Comunque cercherò di spiegarmi meglio in un prossimo post.


lunedì 4 febbraio 2013

L'ultima conferenza

Abbiamo pubblicato sul sito di AA il video dell'ultima conferenza del decennale, quella tenuta il 18 dicembre a Torre Sulis. Con il fondatore di AAA Giovanni Maciocco, c'eravamo il Sindaco Lubrano e io.
Il video lo trovate qui.

Aveva un bel titolo: La costruzione del possibile ed è stata molto partecipata e molto coinvolgente.
Chi volesse capire la storia, le difficoltà e i problemi, i successi e le prospettive della nostra Scuola, troverà giovamento dal vederla.
Con i pieni ben piantati per terra, ma capaci anche di volare quando serve, modesti, ma anche giustamente consapevoli dei risultati ottenuti, sempre riflessivi e aperti, questo siamo noi.
Non siamo migliori di altri, ma non rinunciamo mai a misurarci con i migliori.

Se ribadiamo i nostri problemi è perché siamo consapevoli che essi sono una remora forte che ci rende difficile fare e  fare bene e la loro mancata soluzione ci sfianca e ci impedisce di dedicare le nostre energie ai grandi obiettivi che vi siamo dati come istituzione pubblica.

Ribadisco in questo post, cui forse non ne se ne aggiungeranno altri per un po' , che noi siamo disponibili al confronto, che riteniamo che tavoli di lavoro comuni sarebbero preziosi e che sono oramai urgentissimi.
Sono a disposizione per confrontarmi e discutere con chiunque perché ritengo il dibattito pubblico condizione essenziale della democrazia e non sono disponibile a decidere nulla se non nella piena trasparenza (e non sono capace di farlo).
Se poi - lo ripeto per l'ennesima volta - per salvare AAA si vuole che io mi faccia da parte, basta dirlo. Dirlo.

A presto.



venerdì 1 febbraio 2013

Poche precisazioni.

Cercherò di fare il punto su molte questioni domenica o lunedì (sarò lontano sino al 24, dal 5 febbraio; non so se mi sarà facile proporre altri post).
Oggi solo precisazioni sotto forma di ipotetiche FAQ.

1, Pensa lei, Professor Cecchini, che il principale problema di Alghero sia la sorte di AAA?
Non lo penso. Ce ne sono altri più importanti. La domanda è: la soluzione dei problemi di AAA sarebbe di nocumento a quella di questi altri problemi? O non potrebbe piuttosto contribuire a risolverne alcuni?
2. Pensa lei, Professor Cecchini, che il Comune di Alghero debba fare quel che vuole lei dei suoi spazi?
Non lo penso. Come è ovvio deciderà il Comune di Alghero cosa vuol fare, rispettando o no gli impegni
elettorali presi dall'attuale maggioranza. Io mi limito a dire che AAA vorrebbe poter avere un'interlocuzione anche perché ha competenze ed esperienze che potrebbero fornire al Comune idee e strumenti per scegliere al meglio. Quel che chiediamo - da molti mesi - sono dei tavoli tecnici tra Comune, Dipartimento e Ateneo per ragionare sulle possibilità e sulle soluzioni.
3. Pensa lei, Professor Cecchini, che AAA abbia qualche ragioni di pretendere di avere gratuitamente degli spazi adeguati? 
Non lo penso. Non pretendiamo niente. Se avremo degli spazi adeguati continueremo ad esistere, se no ci rassegneremo a non poterlo fare. Se li potremo avere ad Alghero resteremo ottimamente ad Alghero, se li troveremo altrove andremo (meno ottimamente) altrove. Noi siamo grati a che ci aiuta. Non è scontato e non è dovuto. Se dico che molti Comuni si fanno in quattro per avere sedi universitarie (AAA è l'unico Dipartimento della Sardegna che ha sede in una città diversa dalle due città più importanti) non pretendo che lo faccia anche Alghero: è una scelta.

Ponetemi altre domande, tutte quelle che volete su questo stesso blog; a ognuna darò risposta.
Ne faccio una io: perché - dopo molte rispettose richieste - non c'è neppure il tavolo tecnico per la biblioteca?
Si tratta di una semplice domanda, non polemica:  mi aspetterei una circostanziata risposta.


mercoledì 30 gennaio 2013

Qualche parola chiara.

Oggi mentre eravamo all'impegnativa, intensa e fruttuosa giornata di AAA nel territorio e nel mondo, ho visto la notizia riportata su di noi da un giornale locale con un titolo incongruo.
Io so che una cosa è quel che dichiari ai giornalisti, una cosa è quel che loro riportano e una terza cosa è come titolano.
Nel caso specifico la giornalista è l'ottima Pierpaola Pisanu e il virgolettato riporta fedelmente quel che ho detto; mentre il titolo, che non è di PPP, è del tutto infedele.

Vorrei ritornare alla situazione di AAA.
Per fare il punto della situazione.
Abbiamo - come sempre - molte notizie positive.
Il grande numero di studenti Erasmus che vengono da noi (purtroppo non abbiamo spazi per fare corsi di italiano per loro, ma ci tornerò); le prospettive dei corsi internazionali (un recente incontro a Lisbona conferma le prospettive già individuate per le lauree magistrali in essere e ne apre di nuove), l'avvio del secondo spin-off nato all'interno del Dipartimento.
Cose di cui abbiamo parlato oggi in una giornata dedicata ai rapporti internazionali, ai rapporti con il territorio, alla responsabilità sociale (per giugno un convegno con la ASL sull'umanizzazione degli ospedali; per il 16 marzo un seminario sulla creazione di impresa).
Ma siamo in enorme difficoltà per gli spazi e le risorse.
In Consiglio di Dipartimento abbiamo deciso di dedicare la prossima seduta del 27 febbraio alla valutazione di tutte le possibilità e le alternative, tra cui la proposta (il piano B che vorremmo non dover attuare), che abbiamo il dovere di proporre, di iniziare il progressivo trasferimento a Sassari, cominciando con le matricole del prossimo anno.
Mi spiego: allo stato risultano disponibili e agibili per le attività didattiche, di ricerca e amministrative solo gli edifici del Pou Salit e dell'Asilo (alcuni spazi residuali all'Orfanotrofio devono essere restituiti alla Curia in questi giorni: e lì c'è la nostra - insufficiente - biblioteca; quelli della Caserma continuiamo a utilizzali in modo improprio, perché sarebbero sostanzialmente inagibili, quelli prestati dal Liceo Artistico, per la generosità e disponibilità del dirigente, dovremo restituirli prima dell'estate).
Quegli spazi sono meno di un terzo di quanto ci serve; voglio dirlo chiaramente: senza biblioteca, aula magna e laboratori un Dipartimento / Facoltà universitario non può esistere.
Mi corre l'obbligo di precisare alcune cose.
1. Le necessità di AAA non sono una mia opinione personale, né solo dei docenti del Dipartimento; il nostro Ateneo, nelle persone del Rettore e del Direttore generale, le condividono; non avendo molto tempo per le anticamere non so se nel nostro Ateneo c'è chi la pensa diversamente (e sinceramente me ne infischio), so che questa è la posizione del Dipartimento dell'Ateneo.
2. Contrariamente a quanto si dice qua e là, le spese di gestione sono sempre state a carico di AAA, che si è fatto anche carico di alcune spese di manutenzione: di altre si è fatto carico l'Ateneo, di altre il Comune, anche se la vecchia convenzione prevedeva altro.
3. Tra gli edifici comunali in uso all'Ateneo ce ne è uno di cui raramente si fa menzione e che qui io nomino: Palazzo Serra, che doveva (dovrebbe?) essere sede della Università per stranieri, ma che eroga soprattutto corsi per studenti sardi; palazzo Serra ci è stato ripetutamente rifiutato (a noi di AAA e all'Ateneo) per i corsi di lingua italiana per i numerosi studenti Erasmus incoming; ci saranno delle ragioni, ma non le ho capite.
4. Non c'è ancora un tavolo di confronto operativo e di lavoro comune per la definizione degli spazi del Santa Chiara; rimane la proposta di AAA di una consulenza gratuita sulla possibile distribuzione delle attività culturali, bibliotecarie  e di conservazione di Alghero.
5. La nostra gestione degli spazi è e sarà (senza possibile eccezione) fatta all'insegna della massima apertura nell'uso per tutta la nostra comunità e per tutta la città; per questa ragione le luci sono spesso accese di notte all'Asilo Sella; abbiamo - in un rapporto organizzativo non facile - deciso di consentire l'autogestione degli studenti la sera e la notte e nei giorni festivi; io sogno una biblioteca aperta tutti i giorni dell'anno e tutte le notti, come succede nel mondo (e nella nostra terra possiamo fare come e meglio degli altri: noi ci vogliamo provare).

Mi permetto di mettere delle foto del Dipartimento di Lisbona: hanno tre volte i nostri studenti e dieci volte i nostri spazi (compresi i futuribili).